Se vuole evitare che la peste suina africana si diffonda su tutto il territorio, il governo deve autorizzare abbattimenti sostanziosi del cinghiale anche all’esterno delle zone infette.
È finito il tempo delle discussioni: se si vuole evitare che la peste suina africana si diffonda al di fuori delle zone infette occorre autorizzare rapidamente gli abbattimenti con cui ridurre la densità del cinghiale su tutto il territorio italiano. Lo chiede Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, dopo la positività registrata a Rieti a seguito di un incidente stradale. «La psa rappresenta un problema eccezionale [per affrontare il quale] occorrono provvedimenti straordinari»; la Federcaccia chiede dunque al governo d’intervenire con urgenza per consentire di rendere più efficace la gestione del cinghiale.
«Stiamo continuando a parlare e a produrre fogli di carta e promesse di progetti di legge che non arrivano mai» prosegue Buconi cui peraltro risulta che la struttura commissariale sia ancora sprovvista dei fondi per operare. Ed è sempre più diffuso un sospetto che apre scenari inquietanti: «C’è il serio dubbio che non siano gli animali a [diffondere] l’infezione»; bisogna dunque scoprire alla svelta quali siano le vere cause.
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