Il governo Conte impugna la legge del Molise che amplia i poteri della giunta sul periodo di caccia a specie in sovrannumero.
Una giunta regionale non può estendere il periodo di caccia a una specie “per l’intero arco temporale compreso tra l’inizio e la fine della stagione venatoria”. Neppure se la presenza di quella specie risulti eccessiva per il territorio. Ne è convinto il governo che, su proposta del ministro Boccia, ha deciso di impugnare l’ultima legge di stabilità del Molise.
Il provvedimento intende infatti ampliare i poteri della giunta e consentirle di estendere il periodo di caccia a una specie qualora ne ravvisi l’urgenza. Il governo gli oppone l’articolo 18 della legge quadro e soprattutto l’articolo 117 della Costituzione sulla potestà legislativa di Stato e Regioni. Sciogliere i nodi toccherà di nuovo alla Corte costituzionale.
Il comma sotto inchiesta
Articolo 12, comma 5 della legge regionale del Molise 1/2020
[All’articolo 27 della legge regionale] è aggiunto il comma 1-bis: “Ai fini della tutela del patrimonio agroforestale, socio-economico, sanitario e nel riequilibrio ecologico della fauna selvatica, qualora la presenza sul territorio regionale di una specie faunistica venabile risulti eccessiva, la giunta regionale, ai fini della riduzione delle criticità arrecate, può con propri atti estendere il periodo del prelievo venatorio per l’intero arco temporale inteso dall’inizio al termine dell’intera stagione venatoria”.
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