La Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70, la compattissima lever-action alta visibilità dedicata alla caccia al cinghiale, è l’ideale per conduttori e recuperatori.
La carabina a leva è un vero e proprio simbolo della conquista del West: la Pedersoli la declina in una linea espressamente pensata per l’impiego venatorio della quale fa parte la Boarbuster Hv-1 camo, costruita sull’archetipo Winchester 1886/71. Il nome è piuttosto evocativo: in inglese suona più o meno come “distruttore di cinghiali”; decisamente di buon auspicio.
Dell’iconica lever-action però Pedersoli ha conservato il sistema di funzionamento e poco altro, introducendo una serie di novità tecniche ed estetiche. La Hv-1 camo protagonista della prova è caratterizzata da una modernissima livrea ad alta visibilità che contribuisce a proiettare la carabina a leva nel ventunesimo secolo.
Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70: ideale nel folto
Per sua stessa natura, la carabina a leva è caratterizzata da ingombri che, a parità di lunghezza di canna, risultano decisamente ridotti rispetto alle armi di altre categorie. Il tradizionale .45-70 government, unico calibro in cui è stata declinata la Boarbuster, s’esprime inoltre alla perfezione in canne di lunghezza piuttosto contenuta; quella di 19 pollici (483 millimetri) contribuisce a ridurne sostanzialmente la lunghezza complessiva (980 millimetri) e qualifica l’arma come un’alternativa perfetta per la caccia nel folto e per i tiri di stoccata.
Si tratta quindi d’una carabina adatta per le esigenze dei conduttori dei cani da seguita o, a maggior ragione, per il recupero degli ungulati feriti con il cane da traccia, come la Effebi Delta Next; l’eccellente maneggevolezza e una serie di caratteristiche tecniche tipiche della piattaforma a leva la rendono totalmente sicura nel porto, pur essendo sempre pronta all’uso.
A caccia in collina
Per queste sue particolarità e per le caratteristiche del calibro abbiamo deciso di mettere alla prova la Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70 in un contesto venatorio il più adatto possibile a verificarne l’efficacia. Ospiti dell’azienda faunistico venatoria Rocca de Giorgi, sulle colline dell’Oltrepò pavese, abbiamo utilizzato la carabina per una giornata di caccia al cinghiale in girata, con tre cacciatori e un cane, contesto decisamente più probante rispetto a una giornata passata alla posta durante una braccata.
Il territorio della riserva è collinare, con terreno argilloso che, dopo la pioggia, risulta particolarmente insidioso. I cinghiali trovano rifugio nei numerosi boschi, protetti da rovi e cespugli; perciò per aumentare le nostre chance di successo decidiamo di battere le zone boscate, soprattutto le aree più fitte, affidandoci all’olfatto del cane per cercare di spingere i cinghiali fuori dalla macchia. Occorre essere pronti a tiri rapidi a breve distanza, per i quali un calibro come il .45-70 risulta decisamente idoneo.
Munizioni Hornady, red dot Aimpoint
Per l’occasione scelgo di utilizzare cartucce Hornady Lever evolution con palla Ftx del peso di 325 grani, che hanno dimostrato un’eccellente precisione nella prova al poligono. La Boarbuster è dotata di serie di un mirino con inserto in fibra ottica regolabile in alzo, oltre a una slitta Picatinny Contessa in posizione battue con tacca di mira regolabile in derivazione.
Per rendere ancor più istintivo il tiro, abbiamo deciso di montare sulla Picatinny un Aimpoint Micro H-2 con punto rosso di 2 moa, con finitura Cerakote arancione ad alta visibilità, in tinta con la calciatura. Anche grazie a un nasello leggermente più alto rispetto a quello standard della piattaforma 1886/71, l’acquisizione del punto rosso è immediata; s’ottiene così un tiro ancora più istintivo, facile anche con condizioni di luce scarsa.
Eventualmente sulla slitta si potrebbe montare anche un’ottica a lunga focale; i due fori filettati sul lato sinistro della carcassa consentono di fissare una slitta laterale per il montaggio d’un cannocchiale tradizionale in offset.
Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70: totalmente sicura
Dopo aver inserito cinque cartucce nel serbatoio tubolare attraverso lo sportellino tipo King collocato sul lato destro della carcassa, aziono la leva per camerare la prima cartuccia. L’azione 1886/71 prevede ovviamente la presenza del cane esterno; una volta abbattuto, rende completamente impossibile lo sparo accidentale, pur tenendo una cartuccia camerata.
Grazie all’adozione d’un percussore inerziale anche l’abbattimento del cane avviene in totale sicurezza; il percussore infatti non protrude dalla faccia dell’otturatore se il cane viene semplicemente appoggiato, bensì solamente quando colpisce il percussore con una certa energia. La presenza della mezza monta di sicurezza scongiura poi lo sparo accidentale anche qualora il cane sfuggisse dalla mano mentre si tenta di abbatterlo.
L’arma è dotata anche di cursore della sicura manuale sul dorso: a cane abbattuto, ne impedisce l’armamento. Io decido di cacciare con colpo in canna e cane abbattuto, ma senza azionare la sicura. In questo modo, qualora si presentasse l’occasione, per sparare è sufficiente armare il cane con il pollice della mano forte e premere il grilletto.
Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70: meccanica tradizionale
La meccanica è quella tradizionale del Winchester 1886/71. L’otturatore cilindrico scorre all’interno del castello in acciaio, trattenuto in chiusura da un doppio chiavistello verticale, comandato dalla leva del sottoguardia. Nella Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70 la leva è fornita di serie in versione maggiorata, ma non è sostituibile. L’estrattore è del tipo a unghia, collocato a ore 12 della faccia dell’otturatore; i bossoli di risulta vengono ovviamente espulsi verso l’alto.
L’azionamento della leva è fluido e non richiede grande sforzo; mentre i bordi arrotondati non risultano fastidiosi per le nocche della mano forte, anche quando si sparano diversi colpi in rapida successione. L’unico accorgimento, fondamentale soprattutto per chi non è avvezzo all’utilizzo delle armi a leva, è quello di compiere sempre un movimento completo, portando la leva a fine corsa, per ottenere un’espulsione decisa e un’efficace alimentazione.
Per riuscire a sparare rapidamente più colpi in rapida successione è necessario prendere un minimo di confidenza con l’arma; una volta raggiunto il giusto feeling la ripetizione del colpo è facile ma soprattutto molto affidabile, come si conviene a un’arma destinata anche al recupero dei cinghiali feriti.
Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70: la gallery fotografica
Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70: una carabina alta visibilità
La caratteristica più evidente della Boarbuster Hv-1 camo è la calciatura con livrea arancione ad alta visibilità: ciò ne rende particolarmente originale il design, oltre a rappresentare un’ulteriore sicurezza nella caccia in forma collettiva. Calcio e asta sono realizzati in legno, con trattamento superficiale Silicon grip, un rivestimento tecnico a base siliconica che conferisce al legno una finitura tipo soft-touch piacevole al tatto, ma soprattutto grippante anche in condizioni di bagnato. Il trattamento Silicon grip è utilizzato anche per altre versioni della Boarbuster, in colorazione nera, trasparente o mimetica; per la Hv-1 camo il pattern utilizzato è il Next G1 Vista, che raffigura rami e foglie di quercia in tonalità arancione ad alta visibilità.
Il calcio ha una lunghezza di 370 millimetri, più lungo e confortevole al tiro rispetto ai lever-action storici o alle repliche, corredato d’un calciolo micro-cell ammortizzante spesso venti millimetri. La calciatura in legno è sicuramente più pesante rispetto a una polimerica: contribuisce a fissare il peso complessivo dell’arma a 3.748 grammi (Aimpoint incluso), ma consente anche una migliore ammortizzazione del rinculo generato dalle poderose cartucce con palla di 325 grani.
Il rinculo risulta comunque perfettamente gestibile, così come il rilevamento, specialmente quando si spara all’imbracciata. La canna è comunque dotata anche di volata di 18 millimetri con filettatura, che consente il montaggio di un freno di bocca per mitigare ulteriormente la reazione allo sparo.
Tutte le parti metalliche sono sottoposte a un trattamento Cerakote in colorazione nera opaca, che offre un’eccellente protezione nei confronti delle abrasioni, degli agenti atmosferici e della corrosione. Nel corso della cacciata sono stato costretto a farmi largo più volte tra rovi e arbusti, anche sfruttando la carabina per aprirmi la strada, senza che l’arma abbia risentito in alcun modo dei maltrattamenti subiti.
Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70: la prova a caccia
Nonostante i numerosi sforzi dei cacciatori e del cane, purtroppo non ho avuto la possibilità di sparare. Non è mancato qualche momento adrenalinico, soprattutto grazie all’incontro con un piccolo branco di cinghiali, partito nel folto della macchia, a pochi metri da noi. Allarmato dall’approssimarsi dei cacciatori e dal lavoro del cane, il branco è sbucato fuori da un fitto cespuglio di rovi, lanciandosi in una corsa a tutta velocità.
Gli animali hanno cercato una via di fuga risalendo la collina, sfilando rapidamente alla mia destra e offrendo il fianco, per qualche istante, a una ventina di metri di distanza. La conformazione del terreno mi avrebbe tuttavia costretto a un tiro verso l’alto e la scarsa visibilità non mi ha permesso di valutare con certezza la presenza di un’adeguata porzione di terreno a fermare un eventuale colpo andato a vuoto. Non avendo una traiettoria di tiro sicura, a maggior ragione quando si caccia in forma vagante e con altri cacciatori, non ho voluto correre rischi, lasciando allontanare i cinghiali illesi.
Elevato potere d’arresto
Pur non avendo avuto la possibilità di prelevare un cinghiale, ho comunque portato la Boarbuster per un’intera giornata di caccia, su un terreno difficile e in un contesto che ritengo rappresentativo di quello che dovrebbe essere l’utilizzo effettivo dell’arma. Alla posta può senza dubbio essere utilizzata con buoni risultati, specialmente nel contesto italiano che prevede, a causa delle specificità della vegetazione, tiri a breve o brevissima distanza, ma la sua vera vocazione è quella di accompagnare conduttori e battitori, per i quali è imperativo poter contare su un’arma compatta e affidabile.
Il .45-70 è perfetto per massimizzare lo stopping power evitando una penetrazione eccessiva, idoneo anche per i cinghiali di mole più elevata. Il prezzo di 2.071 euro risulta adeguato al contenuto tecnico dell’arma, in linea con quello delle carabine semiautomatiche più diffuse tra i cacciatori di cinghiale.
Pedersoli Boarbuster Hv-1 camo calibro .45-70: la scheda tecnica
- Produttore: Davide Pedersoli, via Artigiani 57, 25063, Gardone Valtrompia (Bs); tel. 030 8915000
- Modello: 1886/71 Boarbuster Hv-1 camo
- Calibro: .45-70 government
- Funzionamento: carabina a ripetizione manuale a leva
- Alimentazione: serbatoio tubolare
- Numero colpi: 5+1
- Canna: lunga 19 pollici (483 millimetri), con volata di 18 millimetri filettata; rigatura a sei principi con passo 1.18”
- Lunghezza totale: 980 millimetri
- Percussione: con cane esterno e percussore inerziale
- Sicura: cane dotato di mezza monta di sicurezza e sicura manuale a cursore
- Mire: tacca di mira e mirino di serie, slitta Picatinny in posizione battue
- Materiali: canna e carcassa in acciaio, calciatura in legno
- Finiture: parti metalliche finite Cerakote, calciatura con finitura Silicon grip con pattern Next G1 Vista
- Peso: 3.748 grammi (Aimpoint Micro H-2 compreso)
- Prezzo: 2.071 euro
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