Parole e immagini dell’arte venatoria

Parole e immagini dell’arte venatoria
Alexandre-François Desportes, Landscape with a dog and partridges, 1719

Un’edizione prestigiosa quella del volume fresco di stampa, curato da Felice Assenza e Felice Modica, “Sonar bracchetti e cacciatori aizzare – Parole e immagini dell’arte venatoria”. Un’antologia illustrata di brani sulla caccia, opera di alcuni fra i maggiori scrittori dell’Ottocento e del Novecento.

Sonar bracchetti e cacciatori aizzare - Parole e immagini dell'arte venatoriaL’arte venatoria si fa parole e immagini in questa antologia illustrata di brani sulla caccia, opera di alcuni fra i maggiori scrittori dell’Ottocento e del Novecento, completata dalla presentazione di Felice Assenza e Felice Modica.

“Sonar bracchetti e cacciatori aizzare – Parole e immagini dell’arte venatoria” racchiude in un prestigioso volume una straordinaria storia della caccia per parole e immagini. Il libro è infatti illustrato con riproduzioni di quadri famosi di artisti che, in varie epoche, si sono ispirati all’attività venatoria.

Il tocco di Dante nel titolo

Nessuno meglio di Dante ha saputo cogliere in pochi versi il piacere dell’andare a caccia, la “selvaggia dilettanza” che rende il “core libero e van d’intendimenti”. Sonar bracchetti prende il suo titolo proprio dalle rime dantesche, per comporre un’antologia di testi di grandi autori (ciascuno opportunamente presentato) che, fra Ottocento e Novecento, hanno scritto sul tema. Il risultato è una vera e propria “festa mobile” di suoni e colori, movimenti e pensieri, estetica ed etica. Perché, come ogni vero cacciatore sa, esistono nel cacciare regole e tutele, codici di comportamento e limiti.

In questo libro si respira la gioia tolstojana della caccia, con le prodezze della cagna Laska sui beccaccini raccontate in Anna Karenina, e si vive nelle pagine di Mario Rigoni Stern la magia della vigilia dell’apertura, tra cani che abbaiano festosi, mentre le lepri drizzano le orecchie e gli urogalli, dall’alto degli abeti, aspettano il giorno per il primo volo.

In una maniera “tutta maupassantiana”, per dirla con Paul Morand, ci si ritrova sdraiati sull’erba, stappando una bottiglia di sidro o vuotando un bicchiere di calvados, all’alba, prima di partire per la caccia alle anatre.

Da Tolstoj a Gianni Brera

Poi si sente lo sfrigolare della selvaggina arrostita sulle braci, descritto da Ardengo Soffici. Proseguendo, ci si incanta immaginando voli d’anatre e beccacce nella foresta e nelle steppe di Turgenev. Grazie a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nei dialoghi del Gattopardo tra il principe Fabrizio e il cacciatore Don Ciccio Tumeo, possiamo poi constatare come la caccia sia una fra le poche attività umane (se non l’unica) in grado di annullare le differenze sociali.

E ancora, lepri e conigli parlano il particolarissimo esperanto siciliano di Andrea Camilleri, mentre gli irish wolfhound, i grandi levrieri irlandesi, fanno sfoggio della loro grande intelligenza dalle pagine africane di Karen Blixen. Mentre il bassotto mostra tutto il suo fascino, descritto mirabilmente da Italo Calvino.

Non manca, infine, una perla del maestro Gianni Brera che, in un racconto quasi sconosciuto, scrive un’autentica dichiarazione d’amore ai cani, alla natura e alla doppietta.

L’ancestrale rapporto tra uomo e natura selvaggia

Sono tutte pagine da cui emerge come la caccia sia parte integrante della cultura del vecchio continente. Ma è con i grandi scrittori americani che essa viene invece raccontata come espressione di inscindibile e ancestrale rapporto tra l’uomo e una natura selvaggia, nobile e senza tempo.

In William Faulkner appare metafora della vita, nell’infinito inseguimento all’orso vecchio Ben, mentre nelle Verdi colline d’Africa di Ernest Hemingway è vissuta come espressione d’avventura, natura selvaggia, gioia profonda e apprezzamento dell’essere vivo.

Completano il capitolo americano scritti di Elmore Leonard, Joe R. Lansdale, Jack London, Robert C. Ruark, ma nel volume c’è ancora spazio per il sudafricano Wilbur Smith e per l’italiano Piero Pieroni.

Una gioia per gli occhi

“Sonar bracchetti e cacciatori aizzare – Parole e immagini dell’arte venatoria” è anche una vera e propria gioia per gli occhi, arricchito com’è dalla riproduzione delle opere d’arte, d’ogni tempo, che ne illustrano le pagine.

Sfilano così, davanti ai nostri occhi, a scrivere una parallela storia della caccia per immagini, i dipinti di Francisco Goya, Baldassarre De Caro, Claude Monet, Bernardo Strozzi, Roberto Lemmi, Jean Daret e Nicasius Bernaerts, Harrington Bird, Willem Van Aelst, Alexandre François Desportes, Pietro Longhi, Christophe Huet, Henri Rousseau, William Tyle Ranney, Vittore Carpaccio, Juan Sanchez Cotan, Peter von Hess, Jan Fyt, Frederic Remington, De Paul Vos, Snyders Frans, Charles Verlat, Peter Paul Rubens, Eugène Delacroix.

Un sogno nel sogno, quello della natura che rende l’uomo libero, quello dell’arte che esprime in parole e immagini quello che è profondamente radicato nel nostro essere.

I curatori

Felice Assenza ha svolto una lunga carriera nella pubblica amministrazione. Attualmente è capo del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Ha svolto per molti anni una intensa attività di negoziatore in campo internazionale nell’ambito di consessi quali il G7, il G20 e a Bruxelles in qualità di direttore generale delle politiche internazionali a livello di Consiglio dell’Unione europea. Cacciatore, pescatore, appassionato del mare e delle buone letture, ha scritto articoli e collaborato con diverse riviste specializzate in particolare di carattere economico.

Felice Modica è giornalista (anche storico collaboratore di Caccia Magazine e Beccacce che Passione) e agricoltore. Tra i suoi libri ricordiamo Caccia in Sicilia (Editoriale Olimpia), Libro delle terre e delle uve (Progetto Media), Il cirneco dell’Etna (Habitat Editori), Attenti al cane e specialmente al padrone (ANLC), Cani di carta (Società Europea di Edizioni).

Sonar bracchetti in breve

  • Edizioni Settecolori – I due stendardi, via Orazio 4, 20123 Milano
  • Copertina rigida rivestita in Imtilin Fiandra, cucitura filo refe
  • Stampa in quadricromia su carta Gardamart Art 170 g, risguardi su carta Fedrigoni Materica 180 g, capitelli e semina in tinta
  • Cofanetto personalizzato, rivestito in carta stampata in quadricromia.
  • Formato: 27,5 x 29 cm
  • Pagine: 256
  • Immagini: 116
  • ISBN: 979-12-81519-16-9
  • Prezzo: 75 euro tiratura limitata – 700 esemplari numeri arabi da 1 a 700; 150 euro edizione in cofanetto tiratura limitata – 300 esemplari numeri romani da I a CCC

Sconto dedicato ai nostri lettori

I lettori di Caccia Magazine e Beccacce che Passioni possono acquistare le due versioni del libro con uno sconto dedicato:
  • volume con copertina rigida, edizione numerata da 1 a 700, ordinabile sul sito con sconto del 20% rispetto al prezzo di copertina di 75 euro, inserendo il codice DIANA
  • cofanetto edizione limitata di 300 copie, numeri romani da I a CCC, ordinabile a questo link con sconto del 30% rispetto al prezzo di copertina di 150,00 euro, inserendo il seguente codice ARTEMIS

Per ulteriori informazioni per l’acquisto scrivere a info@settecolori.it.

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