Sono più di 360.000 le firme a sostegno di Sign for hunting, la petizione dei cacciatori europei.
Il mondo venatorio reclama un ruolo ufficiale nella difesa dell’ambiente e della biodiversità: le istituzioni non possono più fingere di non saperlo, visto che a sostegno della petizione dei cacciatori europei la Face ha allegato più di 360.000 firme che ha consegnato al commissario all’Ambiente Virginijus Sinkevičius.
È l’ultimo atto formale dell’iniziativa Sign for hunting, avviata la scorsa primavera; i nove punti della petizione costituiscono insieme un elenco di richieste e un manifesto.
«Molto di quanto chiedete» ha detto Sinkevičius ricevendo le firme «dimostra che [i cacciatori e le istituzioni europee] condividono sia la preoccupazione per la drammatica perdita di biodiversità in questa decade, sia la volontà di affrontare questa sfida»; la Commissione europea «conterà sulla Face per definire la propria strategia, in particolare sul ripristino degli habitat, e metterla in atto».
Questa mobilitazione di massa rappresenta una vittoria non solo per i cacciatori, gli ha risposto il presidente Face Torbjörn Larsson, «ma per tutta la natura e per chi in Europa ha a cuore la biodiversità»; il successo di questa campagna «continuerà a incoraggiare il dialogo e la cooperazione tra tutti i diversi soggetti interessati alla conservazione della natura e alla sostenibilità della caccia».
È vero che i cacciatori europei sono circa sette milioni, e che la petizione l’ha firmata solo una parte nemmeno troppo ampia; ma, considerato che la comunità è eterogenea e «in genere non partecipa a iniziative di questo tipo», per Larsson si tratta di una testimonianza forte della sua rilevanza e dell’impegno delle associazioni venatorie nazionali (la sezione italiana della Face è la Federcaccia) a favore del patrimonio naturale e culturale d’Europa.
Scopri le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.