Il 23 ottobre il Tar deciderà sul nuovo ricorso contro il calendario venatorio della Puglia. No alla richiesta di sospensione cautelare.
Si rischia davvero di stare più in aula che nel bosco: il 23 ottobre il Tar si esprimerà sul nuovo ricorso contro il calendario venatorio della Puglia. Il tribunale ha respinto la richiesta di sospensiva di Vas – Verdi ambiente e Società, ma ha anticipato la discussione in camera di consiglio. Nel mirino c’è il calendario venatorio che la Regione ha già ridotto dopo le ultime sentenze della giustizia amministrativa.
In un video pubblicato sulla propria pagina Facebook, Massimo Buconi ha fatto sapere quali siano alcuni dei principali motivi di ricorso. Si spazia dalla data di chiusura della caccia fino al divieto di utilizzo delle munizioni in piombo nel prelievo degli ungulati. Il presidente nazionale Federcaccia, che già considera «poco condivisibili» o addirittura «inaccettabili» le restrizioni dell’ultimo calendario, si dice comunque pronto a combattere al fianco della Regione contro l’ennesimo ricorso.
Filtra inoltre la notizia di una possibile azione congiunta di tutte le associazioni venatorie. Sarebbe un bis di quanto accadde un paio di settimane fa, quando il Consiglio di Stato sospese il calendario salvo poi chiarire la portata della sentenza.