Nel programma elettorale di Forza Italia per le europee non si trova alcun riferimento alla caccia.
Meno ancora che per le politiche del 2022, nelle quali almeno aveva espresso l’intenzione di «contrastare i danni causati dalla fauna selvatica e dalla peste suina»: nel programma elettorale di Forza Italia, il primo dei grandi partiti a ufficializzarlo, per le europee non compare il minimo riferimento alla caccia.
Ci s’avvicina soltanto nel punto otto, nel quale oltre che della pesca si tratta dell’agricoltura: Forza Italia punta su «un’equa distribuzione» dei fondi della politica agricola comune tra gli Stati membri, e all’interno di ogni Stato; ritiene inoltre necessario stanziare finanziamenti aggiuntivi «per facilitare gli sforzi ambientali degli agricoltori, incentivarli a operare in modo più sostenibile e aiutarli a contrastare gli effetti del cambiamento climatico», promuovere l’impiego delle più moderne tecniche di coltivazione e «accelerare il riconoscimento delle nuove biotecnologie».
Un po’ poco per i cacciatori; ma si sa che da sempre Forza Italia, sia nella dirigenza sia nel bacino elettorale, sul tema non ha una posizione univoca.
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