La giunta regionale non autorizza la preapertura alla tortora in Toscana. Lo si apprende da una nota della Cct.
La stagione 2021/2022 non vedrà la preapertura alla tortora in Toscana. Lo si apprende da una nota della Cct che ha appena ricevuto una comunicazione ufficiale dalla giunta. “Non ci sono le condizioni per una scelta di questo tipo” scrive l’assessore Stefania Saccardi nella lettera pubblicata sul sito ufficiale della Cct. La responsabilità, prosegue, non è della Regione ma del governo che una volta esclusa la moratoria del prelievo avrebbe dovuto approvare il piano di gestione nazionale. L’eventuale preapertura avrebbe dovuto essere istantaneamente bloccata una volta raggiunta quota 4.500 abbattimenti, ma sarebbe stato un evento complicatissimo da gestire e denso di conseguenze logistiche e legali; sarebbe inoltre stato necessario rendere obbligatorio l’uso del tesserino elettronico che però “deve rappresentare una libera scelta dei cacciatori toscani e non una mera imposizione”.
Esprimendo il proprio rammarico per la decisione, la Cct segnala che “c’erano i presupposti per una scelta diversa; ma la Regione ha deciso di non affrontare il problema e di scegliere una strada estremamente restrittiva che penalizzerà una parte consistente dei cacciatori”. Secondo la Cct la Commissione europea non ha mai richiesto l’obbligo di un monitoraggio immediato degli abbattimenti; sarebbe stato sufficiente rendicontarli la settimana successiva all’unica giornata di preapertura, che si sperava essere il 1° settembre. In Toscana dunque la preapertura riguarderà solo la caccia in deroga allo storno.
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