La Face torna a sottolineare i passaggi critici del regolamento che dal 15 febbraio 2023 vieta di utilizzare le munizioni in piombo nelle zone umide.
Il 15 febbraio entrerà in vigore il divieto di utilizzare (anzi: a rigore, di trasportare) munizioni in piombo nelle zone umide; e, in attesa e nella speranza che da Bruxelles arrivino i chiarimenti che ritiene necessari, la Face riepiloga i punti critici del nuovo regolamento.
Il primo attiene alla definizione di zona umida, più ampia di quanto non sia in molte leggi già esistenti negli Stati membri dell’Unione europea (una legge che limita l’utilizzo del piombo è presente ovunque tranne che in Polonia, Irlanda, Romania, Slovenia e a Malta; ma a Malta le zone umide scarseggiano, e la caccia agli acquatici non è particolarmente diffusa in Slovenia); il secondo all’istituzione di una zona buffer dal raggio di cento metri intorno alla zona umida propriamente detta; il terzo alla presunzione di colpevolezza per chi porta cartucce all’interno di una zona vietata. Stando alla lettera del regolamento è infatti il cacciatore (o il tiratore) a dover dimostrare che non le avrebbe utilizzate ove sono vietate.
La Face ricorda peraltro che difficilmente le linee guida nazionali potranno ammorbidire i principî espressi dal divieto; a differenza delle direttive che possono essere recepite con un certo grado di libertà, i regolamenti richiedono un’applicazione uniforme in tutto il territorio dell’Unione europea. Se dunque nei prossimi due mesi e mezzo non arriverà una pronuncia chiara della Commissione, la Face si augura almeno che le forze dell’ordine tengano sempre a mente le leggi che proteggono i diritti fondamentali dei cittadini, su tutti il principio di non colpevolezza, e che assumano le proprie decisioni caso per caso.
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