La decisione sul divieto di utilizzare le munizioni in piombo nelle zone umide slitta perlomeno a febbraio 2020.
Se ne riparlerà a febbraio 2020: la Commissione europea ha rinviato la pronuncia sul divieto di utilizzare le munizioni in piombo nelle zone umide. Ne dà notizia la cabina di regia del mondo venatorio.
A quanto si apprende, un buon numero di Paesi ha chiesto al governo comunitario di ripensare la proposta di divieto, considerata sproporzionata in perlomeno tre passaggi – definizione di zona umida e di possesso di munizione, istituzione di un cuscinetto di 400 metri.
La cabina di regia assicura che continuerà a coordinarsi con le altre associazioni europee e a confrontarsi con le istituzioni italiane. L’obiettivo dichiarato è “evitare inutili e immotivate restrizioni all’attività venatoria”.
Nel frattempo è possibile partecipare all’indagine di Echa, l’Agenzia europea sulle sostanze chimiche, e lasciare un commento motivato sulla proposta di divieto.