L’European Shooting Sports Federation ha effettuato uno studio sulle conseguenze socio-economiche del possibile divieto di usare munizioni in piombo a caccia.
Se le istituzioni comunitarie dovessero completamente vietare l’impiego di munizioni in piombo, un cacciatore europeo su quattro smetterebbe di andare a caccia e il 30% ci andrebbe meno. Lo si apprende dallo studio dell’European Shooting Sports Federation (campione 18.000 cacciatori) pubblicato su Euractiv. L’obiettivo era quantificare le conseguenze socio-economiche dell’eventuale divieto, tra le quali rientra anche un crollo dei consumi pari a 5,7 miliardi di euro. «L’Agenzia europea per le sostanze chimiche ha drasticamente sottostimato i costi socio-economici della proposta» commenta il presidente Face Torbjörn Larsson.
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