Il Cncn interviene sul prelievo dei mufloni all’isola del Giglio e si dice disponibile a lavorare per favorire il dialogo tra tutte le parti coinvolte.
Sono inaccettabili le minacce e le intimidazioni che alcuni animalisti «estremisti e radicali» hanno rivolto ai cacciatori chiamati a prelevare i mufloni all’isola del Giglio; e d’altra parte il piano di prelievo si basa sul parere favorevole dell’Ispra che «ha condotto un’attenta analisi scientifica» in un territorio per propria natura non vocato e tendenzialmente problematico. Il Comitato nazionale caccia e natura interviene così sulla questione che sta infiammando la società e la politica toscana e invita le associazioni animaliste «a prendere atto dell’esistenza di evidenze scientifiche e disposizioni di legge che è fuori luogo tentare di sovvertire».
Consapevole che si esce dallo stallo solo col dialogo, il Cncn è disponibile a lavorare per favorirlo tra tutti i soggetti coinvolti. Lo si può però ottenere solo «stigmatizzando minacce e pressioni sulle istituzioni»; e in ogni caso è bene tenere a mente che «il primo obiettivo è la tutela dell’ecosistema ambientale e della biodiversità».
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