Il prossimo 25 aprile, ad Anghiari, in Toscana, verrà inaugurato il MuBec, il primo Museo dedicato alla beccaccia. Unico al mondo.
L’idea di istituire un museo dedicato alla beccaccia ad Anghiari è il completamento di un percorso divulgativo che Paolo Pennacchini, presidente di Ubi (Unione per la beccaccia – Italia) e della Fanbpo (Federazione delle associazioni nazionali dei cacciatori di beccaccia del Paleartico Occidentale) ha voluto dedicare alla sua terra.
La beccaccia, infatti, arriva in migrazione davanti al borgo, sui contrafforti appenninici dell’Alpe della Luna che separano la Toscana dalle Marche e dalla Romagna. Sorvola Anghiari per poi svernare nelle dolci colline dell’entroterra aretino, verso Siena fino alla Maremma.
MuBec: inaugurazione il 25 aprile
Esistono musei più o meno grandi dedicati alla natura e alle specie ornitiche. Ma uno dedicato esclusivamente alla regina del bosco è veramente unico. “Qualcuno dice che sia un’idea stravagante, ma per me e tutto lo staff è un progetto bellissimo” afferma Pennacchini. “C’è tanta attesa e curiosità, lo vedo anche dalle domande dei turisti mentre stiamo allestendo”.
L’idea forte è quella di costruire un ponte fra caccia e ambientalismo. Collegare la conoscenza della specie (biologia-migrazione-habitat attraverso allestimenti multimediali, compresi diorami di tassidermia) al prelievo sostenibile. La volontà è quella di presentare a un ampio pubblico i lavori che vedono impegnati i cacciatori nella ricerca scientifica. L’obiettivo è colpire la curiosità del semplice turista di passaggio, oltre a intercettare un turismo dedicato agli appassionati della specie, con la possibilità di fare formazione, incontri e didattica.
“Non sarà un museo di caccia, non vi saranno esposti fucili e cartucce, né accoglieremo sponsorizzazioni di aziende del settore” afferma Pennacchini. “Ma sarà il museo della beccaccia e dei nostri cani”.
MuBec, il Museo della beccaccia
Il Museo della beccaccia, il MuBec, sarà gestito attraverso un’associazione di promozione sociale. Patrocinatore del MuBec è il Comune di Anghiari, che sarà affiancato dalle istituzioni territoriali di Provincia di Arezzo e Regione Toscana.
Da sottolineare il ruolo del comitato tecnico-scientifico che guiderà il museo, al quale ha già aderito l’Università di Firenze, facoltà di Agraria, con il corso di scienze e gestione delle risorse faunistico-ambientali.
Oltre a presentare le caratteristiche biologiche e alcune stranezze etologiche della specie, nel MuBec si potranno trovare e acquistare nel bookshop stampe antiche, libri specialistici e tanti piccoli gadget; il ricavato contribuirà a sostenere il museo.
Con una sorpresa assoluta, quella del grande diorama centrale disegnato da un noto illustratore internazionale “che sarà il bosco dentro il quale gli appassionati si sentiranno a casa loro – conclude Paolo Pennacchini – e anche chi non ha mai visto una beccaccia o calpestato i suoi habitat ne rimarrà affascinato”.