Movimento 5 Stelle chiede commissariamento dei libri genealogici dell’Enci

Movimento 5 Stelle chiede commissariamento dei libri genealogici dell’Enci: setter bianco nero arancio
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Alessandro Caramiello, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Agricoltura alla Camera, chiede al governo Meloni di procedere al commissariamento dei libri genealogici dell’Enci.

Non l’intera governance, ma quantomeno i libri genealogici dei cani di razza: al quarto tentativo le opposizioni (fin qui s’erano mossi il Partito democratico e Verdi-Sinistra) circoscrivono l’oggetto del possibile commissariamento dell’Enci, finora sempre escluso dal governo Meloni.

Ha quest’obiettivo l’interrogazione 5-03648 firmata da Alessandro Caramiello, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Agricoltura alla Camera (sua la proposta di togliere ventuno specie dall’elenco di quelle cacciabili), sulla base dell’assunto che, così il sottosegretario Luigi D’Eramo, la vigilanza del ministero si limita alla tenuta dei libri genealogici e dei registri; ai circa dieci milioni di euro che questi generano ogni anno, sostiene Caramiello, «è intrinsecamente legata» la sostenibilità economica dell’Enci.

Problematica è «l’assenza ingiustificata» del rappresentante del ministero e di altri esponenti del collegio sindacale alle assemblee dei soci 2023 e 2024: «la loro partecipazione» si legge nell’interrogazione «è essenziale per il rispetto degli obblighi di vigilanza».

Oltre al commissariamento dei libri, perché la vigilanza possa «tradursi in un coinvolgimento attivo e consapevole nella gestione dell’Enci, [così da] salvaguardare gli interessi della cinofilia italiana», Caramiello chiede dunque al governo di vagliare la sostituzione dei suoi rappresentanti.

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