Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, chiede al governo Meloni investimenti specifici dedicati a migliorare le operazioni di monitoraggio della migratoria.
Per rendere davvero efficace il monitoraggio della migratoria alla telemetria satellitare bisogna affiancare la bioacustica e soprattutto altri strumenti, su tutti gli ecoradar (in Francia si stanno già usando con successo), per quanto costosi sia nell’acquisto sia nell’installazione sia nella gestione: ne è convinto Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, che al governo Meloni chiede un investimento specifico.
Per la Federcaccia potenziare il monitoraggio della fauna selvatica è un presupposto necessario per riuscire a modificare i key concept per la migratoria, sanando le difformità tra l’Italia e le nazioni interessate dalle medesime rotte.
È tradizionalmente uno degli argomenti più dibattuti nella seconda parte della primavera, periodo in cui le Regioni (toccherà a loro anche dopo l’approvazione definitiva del ddl che converte in legge il decreto agricoltura?) redigono i calendari venatori (al momento sono ufficiali soltanto quelli di Trentino, Liguria e Marche): sui key concept si basano infatti i pareri dell’Ispra, e dunque spesso i ricorsi al Tar.
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