Monitoraggio della beccaccia nelle Marche: appello ai cacciatori

Monitoraggio della beccaccia nelle Marche: beccaccia in ambiente naturale
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Perché le operazioni di monitoraggio della beccaccia nelle Marche raggiungano i risultati desiderati è necessaria la partecipazione attiva dei cacciatori.

Valide dalla scorsa estate fino al 2026, le linee guida per il monitoraggio della beccaccia nelle Marche richiedono la partecipazione attiva dei cacciatori; pertanto gli uffici della Regione hanno scritto alle associazioni venatorie (il testo della lettera è stato diffuso dall’Arcicaccia) per sensibilizzare a una pratica che consentirà di approfondire e strutturare meglio le conoscenze sullo stato della specie.

Ai cacciatori si richiede dunque di tagliare l’ala destra delle beccacce abbattute (ma se è danneggiata nel piumaggio la si può sostituire con la sinistra), in corrispondenza dell’omero, essiccarla per una decina di giorni spillandola con un’apertura di circa 130°-160° su una superficie di legno, polistirolo o cartone e inserirla nell’apposita busta (le consegnano gli Atc, che coordinano le operazioni nel territorio di competenza) sul cui frontespizio riportare data e luogo dell’abbattimento, peso della beccaccia e nome e cognome del cacciatore.

La raccolta si conclude entro il 10 febbraio; a ogni Atc è richiesto di raggiungere almeno il 10% della media del triennio 2019-2021. Una volta elaborati i dati (il principale riguarda l’età delle beccacce abbattute), gli uffici regionali condivideranno i risultati pubblicando un report apposito.

I numeri minimi per Atc

  • Ancona 1: 127
  • Ancona 2: 110
  • Macerata 1: 75
  • Macerata 2: 119
  • Pesaro 1: 115
  • Pesaro 2: 119
  • Fermo: 76
  • Ascoli Piceno: 80

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