L’ex ministro Sergio Costa ha presentato un disegno di legge con cui, in opposizione alla proposta della Lega, tenta d’apportare modifiche restrittive alla legge sulla caccia.
Non ha i numeri né li avrà per essere approvato, ma potrebbe ostacolare o quantomeno rallentare la discussione del ddl Bruzzone incardinato in commissione Agricoltura: è lo stesso firmatario, l’ex ministro Sergio Costa, a definire controproposta il testo con cui il Movimento 5 Stelle intende apportare alcune modifiche alla legge sulla caccia.
L’articolato ancora non si conosce, ma con un post sul proprio profilo Facebook Costa, specificando che «il Movimento 5 Stelle è contrario alla caccia», ha chiarito quali siano i passaggi principali contro cui intende opporsi, dall’abolizione del silenzio venatorio e del limite delle tre uscite settimanali alla diversa qualificazione giuridica dei richiami vivi d’allevamento, una serie di misure che «di fatto aprono al far west sui nostri territori».
Nella seduta di ieri Alessandro Caramiello, deputato 5 Stelle, ha chiesto di posticipare il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl Bruzzone, così da consentirne l’abbinamento con il ddl Costa; Maria Cristina Caretta, vicepresidente della commissione in quota Fratelli d’Italia, gli ha risposto che informerà della richiesta il presidente, il leghista Mirco Carloni; ma che prima di procedere in questo senso è necessario che l’aula avvii ufficialmente l’iter di discussione.
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