La giunta interviene sul calendario venatorio della Sicilia.
Moriglione, pavoncella, uso del furetto e munizioni in piombo: c’è abbastanza nel decreto dell’assessore Bandiera che modifica il calendario venatorio della Sicilia. La delibera 83/Gab, che sarà pubblicata sulla prossima Gazzetta regionale, accoglie alcune richieste delle associazioni venatorie. A partire dal carniere a moriglione e pavoncella: due i prelievi giornalieri, per un massimo di venti stagionali. Confermate le date originarie, 1° ottobre – 18 gennaio. La Regione interviene poi sul periodo di caccia al cinghiale in forma vagante, ora 2 novembre – 31 dicembre, e ripensa l’utilizzo del furetto: sarà utilizzabile esclusivamente negli Atc di Catania, Agrigento, Caltanissetta e Trapani.
Cade infine il divieto di utilizzare le munizioni in piombo nella caccia al coniglio selvatico durante il mese di settembre. Pesa, si legge, “la pericolosità dei pallini in ferro, soprattutto laddove affiorano formazioni rocciose o di natura lavica, particolarmente diffuse nel territorio siciliano”. I pallini in ferro, “contrariamente a quelli in piombo, sono suscettibili di mancata perdita di energia cinetica” e “a seguito di rimbalzo” possono assumere “traiettorie quanto mai casuali”.
Nelle stesse ore il Consiglio di giustizia amministrativa ha respinto il ricorso di Legambiente, Wwf e Lipu: niente sospensione del calendario.
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