Dopo una discussione lunghissima il consiglio del Trentino ha modificato la legge sulla gestione dell’orso.
Sia nel 2024 sia nel 2025 il presidente della giunta provinciale potrà disporre l’abbattimento di massimo otto esemplari problematici (non più di due femmine adulte, non più di due maschi adulti): modificato a maggioranza (19 favorevoli, 2 contrari, 11 astenuti) dal consiglio provinciale, il nuovo testo della legge sulla gestione dell’orso in Trentino prevede inoltre che negli anni successivi per calcolare la quota ci si basi su precise «valutazioni tecnico-scientifiche». Restano valide le condizioni previste dalla legge 9/2018: non devono esistere altre soluzioni valide; e il prelievo non deve pregiudicare la conservazione della specie «nell’area di ripartizione naturale».
Dopo l’approvazione di due emendamenti, il ddl base è cambiato in due parti: nascerà un tavolo sui grandi carnivori, nominato dalla giunta per un quinquennio; e soltanto il Corpo forestale della Provincia di Trento potrà effettuare gli abbattimenti.
Nel corso della discussione il consiglio ha approvato una serie di ordini del giorno che impegnano la giunta a chiedere la modifica della normativa statale così da consentire a chi frequenta il bosco per motivi professionali, ai titolari di porto d’armi e al personale della Protezione civile di portare con sé lo spray difensivo, ad aumentare il numero dei cassonetti antiorso, a ripristinare il contingente dei custodi forestali, a razionalizzare il foraggiamento degli ungulati e ad attivarsi perché in parallelo il lupo esca dall’elenco delle specie particolarmente protette a livello europeo.
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