Per il Comitato nazionale caccia e natura la modifica alla legge sulla caccia coglie almeno in parte le nuove esigenze della gestione faunistico-venatoria.
Nasce trent’anni fa «in una situazione faunistica estremamente diversa nella quale gli ungulati, estremamente localizzati e in numero molto minore, non rappresentavano un pericolo significativo visto che non s’avventuravano nelle zone antropizzate»: ecco perché il Comitato nazionale caccia e natura accoglie con soddisfazione la modifica alla legge sulla caccia contenuta nella legge di bilancio 2023; alcune parti infatti, nota il presidente nazionale Maurizio Zipponi, «non rispondevano più alle necessità rappresentate dalla situazione attuale».
Sono d’altra parte infondate le preoccupazioni «su una caccia senza limiti e confini». Innanzitutto perché il controllo faunistico non è caccia; e poi perché il coinvolgimento dei cacciatori abilitati, peraltro già autorizzato in alcune regioni, è funzionale soltanto a rendere più efficaci le operazioni.
Non perdere le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine; e scopri i contenuti del primo numero del 2023, già in edicola.