Il cannocchiale Minox ZX5i oggetto di questa recensione è una signora ottica che vale ogni singolo euro del suo prezzo. Immagini brillanti e incise. Aberrazioni ai minimi. Una struttura solida e ben rifinita.
Il marchio affonda le radici nei primi decenni del Novecento quando il fondatore Walter Zapp ideò la cosiddetta Ur-Minox, una fotocamera dalle dimensioni compatte (più piccola di un sigaro, più leggera di un accendino) che attraverserà il secolo con la fama di spy-camera.
Capace di fornire fotogrammi della dimensione di 8×11 mm (il formato Leica raggiunge l’ampiezza di 24×36 mm), diventerà oggetto di culto, un vero e proprio status symbol per i palati più raffinati. Entrata in produzione nel 1936, fino al 1974 rimarrà l’unico prodotto dell’azienda che, solo in quell’anno, estenderà la produzione ad altri strumenti fotografici. Si deve invece attendere il nuovo millennio perché Minox inizi a occuparsi del settore delle ottiche sportive, che oggi presidia con cannocchiali da osservazione e puntamento, lunghi, binocoli, visori notturni e fototrappole.
Le ottiche, finalmente
Attualmente la produzione comprende 4 linee di prodotto che si sono prima affiancate e poi hanno sostituito la prima gamma di cannocchiali da puntamento, la ZE-i. La linea ZP, a destinazione tattica, fornisce ottiche specialistiche dedicate a questo segmento d’utilizzo e presenta tubi da 34 mm; le ZE5.2 e ZX5 presentano una zoom ratio 5x con tubo da 30 mm; per concludere, la linea ZL3 fornisce un fattore zoom pari a 3x con tubo da un pollice.
Abbiamo deciso di iniziare l’esplorazione del mondo Minox con il modello da battuta 1-5×24 della gamma ZX5 con punto illuminato (in opzione è previsto anche il punto non illuminato).
È un’ottica tipicamente da caccia al cinghiale che si affianca a 6 altri allestimenti dedicati ad altre forme di caccia: 2-10×45, 2-10×50, 3-15×50 SF, 3-15X56, SF5-25X50 SF, 5-25X56 SF.
Quello da battuta
L’impostazione dell’ottica è tipica di quelle destinate alle forme di caccia più dinamiche. L’ingrandimento minimo consente di cacciare in maniera efficace e istintiva il cinghiale (anche con entrambi gli occhi aperti, con un minimo di allenamento) mentre il massimo offre quell’ingrandimento in più rispetto a larga parte della concorrenza che si fa apprezzare quando sia necessario effettuare tiri più lunghi, preferibilmente a soggetti statici.
Il tubo, in alluminio, si presenta molto ben realizzato e con una finitura anodizzata molto resistente alle sollecitazioni meccaniche, che in un’ottica da caccia sono prevalentemente quelle dell’interazione con gli anelli di montaggio e, in un’ottica pensata per l’impiego in battuta, magari utilizzata dai canai, passaggi difficili, rovi, qualche caduta. Il corpo, ermetico, è riempito in azoto per resistere agli sbalzi termici ed evitare l’appannamento delle lenti interne.
Sull’oculare sono previste due ghiere, una per la compensazione diottrica, la seconda per impostare l’ingrandimento preferito. Il blocco centrale prevede le due torrette destinate alle regolazioni di alzo e deriva del punto d’impatto più una terza che regola la luminosità del punto rosso; cosa che avviene senza soluzione di continuità in un range di 11 livelli di intensità impostabili da parte dell’utente secondo due curve differenti. La procedura è spiegata in linguaggio molto semplice nel libretto d’istruzioni multilingue (non manca l’italiano). Le due torrette di azzeramento permettono di agire a passi di un quarto di Moa in un range estremamente ampio: 190 Moa totali.
Ogni giro delle torrette offre 84 click (21 Moa) molto netti e distinguibili.
Due i reticoli illuminati disponibili per la serie (il classico disegno German #4 e il BDC, balistico) ma nell’ottica da battuta è offerto solo il #4, più che adeguato alla necessità. Una volta che la regolazione sia stata eseguita, svitando le viti poste sul cappuccio della torretta è possibile azzerare anche gli indici presenti su queste ultime. Un dispositivo sovrintende allo spegnimento automatico del circuito elettronico quando l’arma sia inclinata di almeno 45° rispetto all’asse verticale o di 75° rispetto all’orizzontale. Nelle due ore successive allo spegnimento il circuito si riattiva automaticamente al movimento dell’arma mantenendo memoria dell’ultima impostazione. Oltre le due ore, l’accensione è demandata alla ghiera di regolazione dell’intensità. L’alimentazione è garantita da una pila da 3V a bottone, tipo CR 2032.
Molto belle le lenti utilizzate per questo Minox, che dimostra prestazioni ottiche superiori alla media delle ottiche del suo segmento di prezzo. I trattamenti superficiali restituiscono un’immagine nitida e correttamente contrastata dal centro ai bordi, con minime aberrazioni cromatiche comunque fisiologiche nelle ottiche da puntamento. Efficace, anche se non perfettamente inciso. il punto rosso che illumina il centro del reticolo. Notevole il livello di finitura e la cura dei dettagli, dalle serigrafie alle finiture funzionali.
Scheda tecnica
- Produttore: Minox
- Modello: ZX5i
- Ingrandimento: 1-5x
- Diametro obiettivo: 24 mm
- Diametro pupilla d’uscita: 11,4-4,8 mm
- Reticolo: #4
- Campo visivo (a 100 metri): 37,1-8,2 m
- Peso: 485 g
- Lunghezza: 285 mm
- Diametro tubo centrale: 30 mm
- Prezzo: 815 euro
- Sito produttore: www.minox.com
- Distributore: www.erreditrading.com – 030 8910743