La Federcaccia ha inviato all’assessorato una memoria integrativa con cui commenta la bozza del calendario venatorio della Toscana per la stagione 2024/2025.
Rispetto alle considerazioni a caldo la memoria integrativa preparata dall’Ufficio studi e ricerche della Federcaccia insieme ai tecnici locali si occupa di un capitolo in più: a differenza di quanto sostiene l’Arcicaccia, che la accetterebbe per evitare la chiusura anticipata, nel documento inviato all’assessorato all’Agricoltura si legge che nel calendario venatorio della Toscana 2024/2025 (è ancora in gestazione: il ritardo è già superiore al mese, ma la compagnia è folta) non deve trovare spazio la riduzione del carniere di tordo sassello e cesena; a livello internazionale il loro stato di conservazione non è problematico.
Argomentando le proprie posizioni con una serie di considerazioni tecniche «motivate dalla più recente bibliografia scientifica», la Federcaccia torna poi a ribadire che ritiene opportuno inserire la tortora tra le specie cacciabili, anche in preapertura. Nell’areale centro-orientale, scrive, il declino della specie non è marcato come quello verificato nell’areale occidentale; e il sistema di monitoraggio in tempo reale consente di sospendere immediatamente il prelievo al raggiungimento del contingente massimo: la scorsa stagione l’alert sul tesserino venatorio digitale, obbligatorio per chi pratica questo tipo di caccia, suonò alle nove della mattina della preapertura.
Infine, la Federcaccia si oppone allo slittamento dell’apertura dalla terza alla quarta domenica di settembre, anche se stavolta cadono molto presto (15 e 22).
Leggi le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine