Due strumenti per assolvere altrettante funzioni: osservazione e acquisizione del bersaglio. Con i Leica Calonox, il produttore tedesco stabilisce un nuovo termine di paragone con il quale confrontare la sempre più estesa offerta del mercato.
Che la visione notturna sia la frontiera dove si sfidano gli attori operativi nel segmento ottico è un dato di fatto, addirittura scontato per chi si occupa professionalmente del tema. Così come è noto che il mercato è andato espandendosi grazie a produttori che hanno concentrato gli sforzi su questa particolare tecnologia, informatica più che ottica. I grandi nomi sono rimasti a lungo a guardare. Se Swarovski ancora si fa desiderare, Zeiss ha lanciato la sua prima termocamera a inizio 2020 e Leica l’ha seguita a ruota con una proposta dalla duplice declinazione: monoculare da osservazione e aggiuntivo clip-on per la trasformazione di ottiche tradizionali in potenti visori notturni.
Quella di Leica si rivela una scelta arguta perché due sono appunto le esigenze del cacciatore notturno: osservazione e acquisizione del bersaglio. Ancora più arguta è stata l’idea di utilizzare una medesima impostazione concettuale per sviluppare strumenti che, seppure tra loro alternativi, presentano similitudini operative significative. Sono così nati i Leica Calonox View, destinato all’osservazione, e il clip-on Leica Calonox Sight.
I tratti comuni
Esteriormente i Calonox View e Sight sono molto simili. Di entrambi si apprezzano la forma compatta ed ergonomica (differiscono di 7 millimetri in lunghezza e registrano lo stesso peso), lo chassis in alluminio gommato con il logo rosso in bella evidenza e una consolle costituita da soli tre tasti deputati ad attivare le funzioni principali e a selezionare le voci presenti all’interno del menu. Tutto semplice e molto intuitivo, in stile Leica. Il principio di funzionamento è quello classico delle termocamere, in grado di generare immagini termiche raccogliendo la radiazione infrarossa della scena invisibile all’occhio umano: le immagini sono ricostruite in base alle differenti temperature di quanto inquadrato. Una tecnologia che si presta quindi anche all’impiego diurno, nel fitto del bosco e in condizioni di scarsa visibilità.
La filosofia che ha portato allo sviluppo di questi prodotti espressamente pensati per il mercato civile, e quello venatorio in particolare, deve molto alla tecnologia fotografica digitale sviluppata a livello di assoluta eccellenza dal marchio tedesco; a questa è associata quella termica mutuata dai leader del segmento. A fare la differenza è il software di trattamento dell’immagine Lio – Leica image optimization – già presente nelle fotocamere a marchio Leica e capace di restituire una visione incisa e ben contrastata che conserva una ottimale distribuzione dei grigi. Quattro sono le modalità colore impostabili (white hot, black hot, red hot e rainbow) per facilitare il riconoscimento in contesti ambientali differenti e meglio adattarsi alle preferenze dell’utente.
Ottica ed elettronica
I Calonox sono caratterizzati da un obiettivo da 42 millimetri con ghiera manuale per la messa a fuoco; lato oculare è offerta la possibilità della correzione diottrica in un intervallo di cinque diottrie sopra e sotto lo zero. Sensore termico e display variano a seconda della destinazione. È garantita la connettività senza fili con un’uscita aggiuntiva via cavo con porta Usb-C necessaria anche per la ricarica della batteria interna.
Per offrire la miglior esperienza possibile ai fruitori di questi dispositivi, tanto simili nell’impostazione teorica quanto differenti dal punto di vista della destinazione, Leica ha optato per la massima specializzazione di ciascuno, enfatizzando specifiche caratteristiche in funzione dell’uso che è logico prevederne.
Calonox View
View è il dispositivo destinato all’osservazione, senza compromessi. La capacità di rilevazione dell’infrarosso è affidata a un sensore all’ossido di vanadio (VOx) contraddistinto da una risoluzione di 640×512 pixel. La dimensione del pixel è estremamente contenuta (12 μm) così da enfatizzare il dettaglio e garantire individuazione e riconoscimento a distanze estremamente elevate; il target di riferimento (1,7×0,5 metri) può essere rilevato già a 3.000 metri (con soli 2 pixel) mentre il riconoscimento della specie richiede un minimo di 12 pixel che equivalgono a una distanza massima di 500 metri.
L’interfaccia ottica è costituita da un obiettivo connotato da un fattore d’ingrandimento pari a 2,5x che corrisponde a un campo di 10,5×8,4 gradi (18,3×14,6 m a 100 metri). Ulteriori ingrandimenti sono resi possibili dall’interpolazione digitale praticata dal software installato. L’immagine viene restituita all’utente mediante un display HD Oled ad alta risoluzione da 1.280×960 pixel. Una combinazione tra sensore-obiettivo e display decisamente sofisticata che permette la realizzazione di fotografie e video di eccellente qualità; i file vengono registrati su una memoria interna da 16 Gb accessibile tramite la porta Usb-C e tramite la app Leica Calonox View; installandola su smartphone permette una più approfondita elaborazione delle immagini e la condivisione live stream mediante il wi-fi integrato. La batteria ha un’autonomia dichiarata di 4-5 ore.
Calonox Sight
Se View è il dispositivo da osservazione, Sight – altro nome di origine inglese piuttosto evocativo – è il clip-on in grado di trasformare qualsiasi cannocchiale di puntamento in uno strumento atto all’impiego notturno. L’applicazione avviene mediante un anello filettato alle due estremità. Leica raccomanda quelli di Rusan – di cui conseguentemente ha iniziato importazione e distribuzione Forest Italia, riferimento italiano per la produzione non fotografica di Leica. La scheda tecnica riporta comunque anche i codici relativi a Recknagel.
Essendo finalizzato all’impiego sull’arma, Sight è strutturato in maniera tale da garantire la massima resistenza meccanica e dispone di un obiettivo 1x; l’effetto zoom è demandato al sistema ottico del cannocchiale da puntamento. L’azzeramento è operazione molto semplice da effettuarsi preliminarmente all’impiego, in poligono; il click digitale corrisponde a quattro quinti di Moa (24 mm a 100 metri). La solidità del sistema di aggancio all’ottica garantisce la conservazione della collimazione anche dopo successivi smontaggi e rimontaggi.
Sensore e display sono appena meno sofisticati del View proprio perché necessitano di interfacciarsi con un altro sistema ottico: il sensore è sempre all’ossido di vanadio ma ha una risoluzione di 384×288 pixel; la dimensione del pixel è di circa il 50% maggiore rispetto a quella dello strumento di osservazione. Diversa è pure la dimensione del display Lcos (1.024×768 pixel). Questo combinato fa sì che le performance del Sight si fermino a 2.000 metri per l’individuazione della fonte di calore e a 350 metri per il riconoscimento della specie. Siamo comunque oltre il ragionevole limite d’impiego di uno strumento per il tiro venatorio notturno. Più contenuto è anche il campo visivo: 8,9×6,7° (15,5×11,7 metri a 100 m).
Espressamente per la caccia
È da notare che il dispositivo registra fino a quattro tarature differenti così da ipotizzarne l’impiego su armi multicalibro, sistemi d’arma differenti e munizioni dalle diverse prestazioni balistiche. A differenza del View, il Calonox Sight non dispone di foto-videocamera interna e non consente quindi la registrazione e la memorizzazione di immagini; è comunque sempre possibile la condivisione delle informazioni con lo smartphone, in questo caso in modalità Bluetooth.
La batteria presenta un’autonomia estesa che arriva a 11 ore di funzionamento; l’operatività è garantita anche oltre questo limite collegando direttamente il dispositivo a un power bank esterno. La app Leica Calonox Sight permette l’abbinamento del termico allo smartphone così da gestire in maniera più agevole alcuni settaggi, che possono comunque essere impostati dal menu interno. Al prezzo di acquisto del Sight va aggiunto il costo dell’adattatore che si aggira sui 170 euro.
Facciamo il punto
Dall’analisi tecnica svolta risulta evidente che i due strumenti si differenziano tra loro in base alla modalità d’impiego prevista. All’atto pratico ho avuto modo di apprezzarli entrambi in occasione di un’uscita a caccia con Francesco Corrà, amministratore di Forest Italia. La scelta Leica di puntare su una medesima piattaforma è vincente in termini di familiarità che si instaura con l’utilizzatore. Così come mi pare vincente l’aver esasperato la specializzazione delle funzioni di ciascun prodotto, nessuno dei quali cede a compromessi e soluzioni intermedie. Volendo sintetizzare le molteplici qualità dei due Calonox voglio sottolineare l’incisione e il contrasto restituita dal sistema; la facilità di gestione dei menu, esaltata da una grafica intuitiva e da soli tre pulsanti di controllo; infine l’intuitività di tutte le operazioni: dall’azzeramento del Sight alla condivisione delle immagini. Logica da leader.
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