Pur notando gli aspetti positivi contenuti nella nuova formulazione della legge sulla caccia, l’Arcicaccia invita tutto il settore a non sottovalutare il fatto che l’eliminazione graduale delle munizioni in piombo è un processo irreversibile.
Le modifiche che il decreto Asset ha apportato alla legge sulla caccia correggono «alcune storture» legate alla sproporzione delle sanzioni e all’individuazione delle aree in cui s’applica il regolamento europeo, ma l’eliminazione progressiva delle munizioni in piombo «non si fermerà». L’Arcicaccia invita pertanto le industrie a non considerare gli emendamenti come un alibi: non può arrestarsi «il processo di sviluppo e ricerca di munizioni alternative» economicamente accessibili e compatibili con la maggior parte dei fucili in uso.
Visto che si tratta d’un processo irreversibile, l’Arcicaccia auspica che nei prossimi passaggi tutto il settore si faccia trovare «pronto e non in emergenza»; il mondo venatorio «non può né vuole sottrarsi al dibattito sulla tutela e la salvaguardia dell’ambiente».
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