Il sottosegretario Michele Dell’Orco ha aperto a una modifica della legge sulla caccia per contenere la proliferazione dei cinghiali.
Era un po’ passata sotto silenzio, considerato che la prima pagina politica è stata divisa tra la legittima difesa e il revenge porn; ma vale la pena di segnalare che negli scorsi giorni Michele Dell’Orco, sottosegretario 5 Stelle alle Infrastrutture, ha aperto a una modifica della legge sulla caccia. Con un obiettivo preciso: contrastare l’incremento delle popolazioni di cinghiale. L’occasione l’hanno fornita le interrogazioni presentate in commissione Ambiente dai deputati Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) e Maria Chiara Gadda (Partito democratico). I due chiedevano quali fossero le intenzioni del governo per “ridurre la presenza di animali selvatici su strade e autostrade”.
Come si legge nel resoconto della seduta, il ministero dell’Agricoltura ha intenzione di “predisporre un pacchetto di misure” che renda “più incisivi” gli interventi di contrasto alla proliferazione di cinghiali. Per farlo, è necessario “agire in maniera coordinata su tutto il territorio”. Si vogliono ottenere risultati “efficaci a breve termine” e che consentano “di stabilizzare la situazione nel lungo periodo”. Ecco perché può essere utile ritoccare la legge sulla caccia. Vedremo in che modo, nel caso.