Le associazioni venatorie della Lombardia hanno scritto all’assessorato per chiedergli una serie di interventi in vista della stagione 2024/2025.
Oltre ad accelerare le procedure per la fornitura e la distribuzione degli anelli, o fascette, per i richiami vivi («migliaia di cacciatori lombardi sono in attesa da mesi»), bisogna che la Regione Lombardia adotti (eventualmente «anche a stagione in corso») un ulteriore atto integrativo che modifichi il calendario 2024/2025; è esplicita la richiesta che i presidenti delle associazioni venatorie locali (Marco Bruni per la Federcaccia; Massimo Zanardelli per l’Anuu migratoristi; Ernesto Moavero Milanesi per la Libera Caccia; Ettore Brighenti per l’Enalcaccia; Eugenio Casella per l’Acl; Fortunato Busana per il Cpa; Ivan Moretti per l’Arcicaccia) hanno rivolto all’assessorato all’Agricoltura con una lettera congiunta.
Secondo i rappresentanti dei cacciatori, gli uffici regionali devono intervenire per estendere fino a fine gennaio la stagione di caccia a tordo sassello (bisogna alzare anche il limite annuale di prelievo; richiesta identica per l’allodola, secondo quanto previsto dal piano nazionale di gestione), cesena, beccaccia e agli acquatici in forma vagante; fissare a due le giornate integrative settimanali (ottobre e novembre) per la caccia alla migratoria in tutte le province; inserire moretta e combattente nell’elenco delle specie cacciabili.
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