L’Arcicaccia contraria a una riforma non organica della legge sulla caccia

L’Arcicaccia contraria a una riforma non organica della legge sulla caccia: cacciatore dietro tronco d'albero
© Alexey Spehalski / shutterstock

In vista della possibile riforma della legge sulla caccia, l’Arcicaccia segnala la necessità di interventi organici frutto di un percorso partecipato.

Non può esprimersi nel merito visto che ancora non si conosce il testo del collegato alla legge di bilancio che si ipotizza possa produrre una riforma di quella sulla caccia, ma intanto l’Arcicaccia ribadisce la propria posizione: la 157/92 «è una legge ottima, che per decenni ha garantito la salvaguardia della caccia pubblica e aperta a tutti»; la sua revisione, necessaria dopo quasi trentatré anni, dev’essere «generale e organica», frutto di «un percorso partecipato» che «l’attualizzi» sulla base di ciò che emerge dal report sul suo stato d’attuazione.

L’Arcicaccia si dice dunque contraria a modifiche legate solo ad alcuni aspetti della legge: «ancora» nota «stiamo pagando i danni provocati dalla cosiddetta legge comunitaria, che promettendo la caccia a febbraio ha [aperto la strada] ai ricorsi» delle associazioni di protezione ambientale.

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