Il lanciapiattelli portatile Trapmaster di Nordic Clays è una interessante novità. Nino Randazzo, che lo ha provato, precisa dove e come usarlo.
Il lanciapiattelli portatile Trapmaster della giovanissima start up danese Nordic Clays è indubbiamente una delle novità maggiormente interessanti che, negli ultimi tempi, hanno riguardato il mondo della caccia e del tiro. Grazie a peso e ingombro ridottissimi, può essere utilizzato veramente ovunque e da chiunque. Si tratta di prodotto innovativo, diverso dagli altri sistemi portatili e, soprattutto, eco-sostenibile poiché i piattelli, che poi sono una sorta di eliche, sono realizzati in materiale naturale biodegradabile al 100%.
La dotazione
Il lanciapiattelli portatile Trapmaster viene consegnato in una comoda e robusta valigia imbottita di colore verde, già di per sé molto gradevole. Al suo interno trovano posto il lanciapiattelli e il caricabatterie. A parte viene fornito un tubo porta piattelli antiurto, che può contenerne poco più di 50. Il Trapmaster è realizzato in materiale plastico molto resistente e sufficientemente leggero; pesa poco meno di due chili. E’ facile da brandeggiare e da trasportare. La carica dei piattelli è intuitiva: ci sono soltanto due pulsanti che servono uno per agganciare i piattelli e l’altro per lanciarli.
Si ricarica in cinque ore. Con una ricarica completa si possono lanciare fino a 600 piattelli, che possono essere espulsi singolarmente o in coppia a una velocità che varia tra i 20 e i 60 km/h e che può essere selezionata tra ben nove modalità differenti. Ovviamente bisogna essere in due per utilizzarlo sul campo, poiché è impensabile tenere in mano il fucile e lo strumento contemporaneamente.
Una volta presa confidenza con lo strumento ci si può davvero sbizzarrire, sempre nel massimo rispetto delle più elementari misure di sicurezza, inventandosi letteralmente di tutto. È possibile simulare il volo di un tordo come la corsa di una lepre, tutto sta nella voglia di sperimentare esperienze nuove. Di fatto è un accessorio divertentissimo, che consente di mantenersi allenati in maniera del tutto eco-friendly.
Il prezzo è 808, 75 euro. Non è poco, ma questo lanciapiattelli è sicuramente un investimento che può essere sfruttato tutto l’anno. Si consideri anche che una confezione di 200 piattelli costa dai 55 ai 60 euro a seconda del tipo scelto.
Dove e come usarlo
L’articolo 703 del Codice penale stabilisce che “chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa, spara con armi da fuoco, accende fuochi d’artificio o lancia razzi o innalza aerostati con fiamme o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose è punito con l’ammenda fino a euro 103. Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese”.
Per utilizzare il lanciapiattelli non serve il porto d’armi, per cui possono essere lanciati dovunque, ma per prendere i piattelli a schioppettate servono invece il Pda in corso di validità e i versamenti annuali regolarmente pagati.
Allora dove possiamo allenarci senza incorrere in sanzioni? Risponde con una recentissima sentenza la Corte di Cassazione. Secondo i supremi giudici “utilizzare un’arma da fuoco in una proprietà privata non costituisce reato se gli spari non avvengono in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, oppure lungo una pubblica via o in direzione di essa” (Cassazione Penale, sez. 1, sentenza n. 19888/2022). Possiamo dunque utilizzarlo in campagna, all’interno di un fondo chiuso, lontano dalle abitazioni e assicurandoci di svolgere le operazioni di tiro in totale sicurezza. Ma per essere ancor più tranquilli, non costa nulla recarsi presso la locale stazione dei Carabinieri (oppure P.S.) e comunicare che in una determinata zona si intende esercitare il tiro a volo in maniera saltuaria e non continuativa. (© Nino Randazzo)
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