Intervistato dalla Federcaccia, il vicecapogruppo al Senato Franco Mirabelli riassume la posizione del Partito democratico sulla caccia.
Rispetto della scienza, tutela della fauna, difesa dell’agricoltura, superamento delle contrapposizioni ideologiche: intervistato dalla Federcaccia Franco Mirabelli, vicecapogruppo al Senato e componente della commissione Ambiente, riassume con questi quattro concetti la posizione del Partito democratico sulla caccia.
Mirabelli ritiene inoltre che il mondo venatorio debba «avere più coraggio», soprattutto quando è chiamato a discutere di biodiversità; troppo spesso invece sembra orientare il dibattitto pubblico solo sui calendari, «un giorno in più o una specie in meno». Se fanno funzionare bene gli strumenti che hanno a disposizione, a cominciare da Atc e Comprensori alpini, «i cacciatori possono essere protagonisti della conservazione ambientale». E se lo vorranno potranno esserlo anche della transizione ecologica: «dove ci sono territorio e biodiversità possono esserci i cacciatori. Dipende da loro».
Mirabelli ritiene inoltre giunto il momento di un tagliando alla 157/92; il parlamento deve aprire una discussione sulla legge quadro, per capire se «ha prodotto risultati o ha palesato limiti».
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