La cabina di regia del mondo venatorio si rivolge al governo per rilanciare la caccia nella fase 2 dell’emergenza sanitaria.
Se c’è da riaccendere il motore del Paese (no, non l’ha detto nell’ultima conferenza stampa ma lo si può acchiappare per analogia dalle puntate precedenti), bisogna ricordarsi anche della caccia nella fase 2 dell’emergenza sanitaria. È per questo che la cabina di regia del mondo venatorio ha chiesto un incontro a Conte “per confrontarsi sulle criticità che hanno colpito il settore e sulle possibilità di rilancio”. La caccia è infatti “parte rilevante del tessuto socio-economico rurale, artigianale, industriale e commerciale italiano”.
Allo stesso tempo le associazioni venatorie riunite chiedono alle Regioni 1) la ripresa urgente degli interventi di contenimento e di controllo, 2) la regolare apertura della caccia di selezione e 3) la possibilità di accedere alle zone di addestramento e allenamento cani. L’ultimo punto è particolarmente sentito dai territori, lo dimostra ciò che sta avvenendo in Toscana, Lombardia, Veneto. D’altra parte tra Regioni e cacciatori è costante, quasi quotidiano, il confronto per una rapida approvazione dei calendari venatori.
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