Sono pochi i riferimenti alla caccia nel programma elettorale di Forza Italia.
Non ai livelli del Partito democratico che s’è scordato di trattarla, ma è comunque scarno lo spazio dedicato alla caccia nel programma elettorale di Forza Italia; vi è esplicitata soltanto l’intenzione di «contrastare i danni causati dalla fauna selvatica e dalla peste suina». Gli altri riferimenti alla fauna riguardano soltanto quella domestica (aumento delle pene per maltrattamento e abbandono; valorizzazione dell’approccio one health che connetta la salute degli umani e degli animali e la salubrità dell’ambiente; sostegno all’adozione di cani e gatti ricoverati in canili e gattili), mossa non sorprendente dopo la svolta animalista di Silvio Berlusconi.
Forza Italia dedica qualche attenzione in più all’agricoltura per la quale propone sostegni all’innovazione biotecnologica, studi sulle alternative efficaci ai fitofarmaci e un piano strategico sulla sicurezza alimentare per rendere competitive le imprese sostenendo la produzione agricola europea. Alle elezioni politiche del 25 settembre Forza Italia si presenterà nella coalizione di centrodestra con Noi moderati (Lupi-Toti-Brugnaro), la Lega e Fratelli d’Italia.
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