La caccia in Veneto resta aperta

La caccia in Veneto resta aperta: germano reale in ambiente acquatico
© Paraponera / shutterstock

Il Tar ha respinto il ricorso cautelare della Lac contro il calendario venatorio regionale: la caccia in Veneto resta aperta.

Se avesse temuto così tanto il 17 settembre come data d’apertura della caccia (voleva il 1° ottobre), per chiedere l’intervento del tribunale non avrebbe atteso che se ne fosse arrivati a ridosso: è quanto traluce dal decreto 459/2023 con cui Ida Raiola, presidente della quarta sezione del Tar del Veneto, ha respinto il ricorso della Lac che, ravvisando il pericolo «di danni gravi e irreparabili», aveva chiesto di tenere la caccia chiusa fino alla fine di settembre.

La sede giusta per discutere del calendario venatorio regionale è la camera di consiglio del 19 ottobre; in quella sede si capirà anche quale sia il provvedimento, verosimilmente una legge regionale, di cui la Lac ipotizza l’illegittimità costituzionale e che chiede di rinviare alla Consulta. Il 5 ottobre è invece in calendario l’udienza sul ricorso dell’associazione Earth che contesta la data di chiusura della caccia a codone e beccaccino, al momento fissata al 31 gennaio, e le due giornate aggiuntive per la caccia a beccaccino, mestolone, marzaiola, moriglione e frullino nei mesi di ottobre e novembre.

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