Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso della Liguria e spiega come debbano essere interpretati i Key concept sulla beccaccia.
I Key concept sulla beccaccia – e sulla migratoria in generale – consentono un’estensione del calendario venatorio, a patto che le Regioni dimostrino scientificamente che la caccia aperta e il periodo di migrazione prenuziale coincidono solo in via teorica, non in concreto.
Il Consiglio di Stato accoglie così il ricorso della Liguria sul calendario venatorio 2018/2019: il Tar aveva anticipato la chiusura al 31 dicembre rispetto all’originario 20 gennaio.
E la Federcaccia esulta. Tra gli studi addotti dalla Regione e valutati dal Consiglio di Stato, si legge nella nota ufficiale, ricade infatti il suo lavoro sulla telemetria satellitare della beccaccia. Hanno rilievo anche “i dati presentati a Pico Island nel congresso del 2017”. Peraltro la Fidc e l’Anuu hanno affiancato la Regione per tutto l’iter giudiziario.
Diversa la decisione del Consiglio di Stato sul tordo sassello. Non perché cambi il quadro di riferimento. Ma in questo caso la Regione non ha presentato alcuno studio scientifico che dimostri l’effettiva assenza di sovrapposizione.
Dunque la Liguria ha avuto ragione a insistere nel ricorso su un calendario venatorio ormai passato. La sentenza potrebbe avere ripercussioni sul futuro, era il significato della mossa. E ora questo chiarimento sui Key concept sulla beccaccia mette in discussione quantomeno l’automatismo dell’approccio. Se si riesce a dimostrare scientificamente che il periodo di caccia aperta non si sovrappone alla migrazione prenuziale, la chiusura può infatti essere posticipata.