Il deputato leghista Francesco Bruzzone chiede a Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, se intenda avviare una procedura di revisione dei dati su cui si basano i key concept per la migratoria.
Il governo Meloni dovrà far sapere al parlamento se intenda avviare una procedura di revisione dei dati italiani, così da consentire alla Commissione europea di rettificare i key concept per la migratoria; in questo modo, scrive il deputato leghista Francesco Bruzzone che l’interrogazione (è la numero 4-02530) l’ha firmata, si uniformerebbero con quelli dei Paesi che si trovano nel medesimo areale di migrazione, e probabilmente si risolverebbe buona parte dei contenziosi sui calendari venatori che in attesa di riforma restano affidati a un atto amministrativo.
Bruzzone nota infatti che l’impugnazione davanti al Tar e al Consiglio di Stato si riconduce spesso alla contestazione delle date d’apertura e chiusura della caccia alla migratoria: anche se ricompresi nell’arco temporale massimo previsto dalla legge, spesso infatti i periodi di caccia collidono col parere dell’Ispra che «suggerisce alle Regioni di anticipare la chiusura del prelievo di alcune specie di uccelli» per una presunta anticipazione della migrazione pre-riproduttiva.
Obbligatori ma non vincolanti, i pareri dell’Ispra si basano appunto sul documento europeo key concept per la cui revisione ha direttamente fornito i dati; Bruzzone ritiene però che facendolo non abbia seguito le raccomandazioni della Commissione europea, né sulla concertazione con i soggetti interessati né sulla scala di priorità dei riferimenti scientifici. È anche così, e con la possibile confusione tra movimenti invernali e migrazione, che si spiega perché i dati italiani «sono difformi da quelli dei Paesi vicini; addirittura in due casi, beccaccia e codone, la stessa Commissione li smentisce».
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