Michele Fina, senatore abruzzese del Partito democratico, ha firmato un’interrogazione parlamentare sul ruolo dell’Ispra, che al governo chiede di tutelare.
La lettera che ricercatori e scienziati hanno scritto a Giorgia Meloni ha acceso la discussione politica: dopo Verdi-Sinistra, anche il Partito democratico ha presentato un’interrogazione (l’ha firmata il senatore abruzzese Michele Fina), stavolta interpellando direttamente il ministro Pichetto Fratin, titolare della delega all’Ambiente; gli chiede «quali azioni intenda intraprendere a sostegno del ruolo fondamentale svolto dall’Ispra nella corretta applicazione della normativa italiana ed europea […] sul prelievo venatorio», e a tutela sua «e della sua autonomia scientifica».
Fina sottolinea che l’Ispra ha «un ruolo fondamentale nelle politiche di conservazione della fauna selvatica», e che la Corte costituzionale ha più volte chiarito che il suo intervento «garantisce l’osservanza di livelli minimi e uniformi di protezione ambientale»; in questo periodo gli attacchi che riceve da più parti risultano «particolarmente sgrammaticati, considerata l’apertura di una procedura d’infrazione [europea] per il mancato rispetto della direttiva uccelli».
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