Interrogazione Pd sul piano straordinario per la gestione della fauna selvatica

Interrogazione Pd sul piano straordinario per la gestione della fauna selvatica: cinghiale nel bosco
© Roman Bjuty / shutterstock

Stefano Vaccari, capogruppo del Partito democratico in commissione Agricoltura alla Camera, ha firmato un’interrogazione al governo sul piano straordinario per la gestione della fauna selvatica.

A distanza di un anno dal primo annuncio ancora non si sa quali Regioni lo abbiano adottato, né quali risultati abbia eventualmente prodotto nell’attività di depopolamento «di migliaia di cinghiali»: Stefano Vaccari, capogruppo del Partito democratico in commissione Agricoltura alla Camera (è qui che, dopo il voto del Senato, approderà il decreto con le possibili modifiche della legge sulla caccia; ma è improbabile che la maggioranza consentirà di emendarlo di nuovo), vuole saperne di più sul piano straordinario per la gestione della fauna selvatica, sul quale ha presentato un’interrogazione al ministro Francesco Lollobrigida; con lui la firmano Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi.

Le stime citate da Vaccari calcolano in due milioni e mezzo i cinghiali in Italia: «Stanno provocando danni ingenti alle produzioni agricole, veicolano la peste suina, creano [sia] problemi di equilibrio nel rapporto con altre specie selvatiche [sia] danni alla biodiversità, sono un pericolo per la salute e la vita di tanti cittadini vista la frequenza di incidenti, anche mortali, sulle strade».

Vaccari considera inoltre «non adeguata» la strategia commissariale per arginare la diffusione della peste suina africana. S’attende dunque una risposta dettagliata del governo.

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