Nove senatori del Movimento 5 Stelle chiedono al governo d’intervenire per ridurre il numero degli incidenti stradali con la fauna selvatica.
La costruzione degli ecodotti potrebbe ridurre il numero di incidenti con la fauna selvatica sulle autostrade A24 e A25, corridoio di collegamento tra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco regionale Sirente-Velino. Di fatto è un invito quello che emerge dall’interrogazione presentata da nove senatori 5 Stelle (prima firmataria Gabriella Di Girolamo) ai ministri Salvini e Pichetto Fratin, titolari rispettivamente delle deleghe a Infrastrutture e Ambiente nel governo Meloni.
Il Movimento 5 Stelle chiede inoltre al governo di vigilare sull’operato dell’Anas nella manutenzione delle recinzioni e di far sapere se intenda dare seguito a quanto stabilito nel 2021 dal Parco nazionale e dall’allora commissario alle autostrade. S’era infatti deciso di installare una nuova barriera alta 2,60 metri, in rete zincata, da ancorare a una base di calcestruzzo armato. Le barriere attuali, alte 120 centimetri, sono «insufficienti e inadeguate»; negli anni Sessanta e Settanta, periodo cui risalgono, avevano principalmente lo scopo di contenere l’attraversamento del bestiame. Era stata prevista la loro sostituzione per un tratto lungo 90 chilometri; ma per adesso, opera peraltro del vecchio concessionario Strada dei Parchi, l’opera è ferma al primo troncone.
Nel 2020 (dati Asaps) furono 138 gli incidenti con gli animali selvatici, sei sulle autostrade. Nel 2021 hanno raggiunto quota 213 (199 sulle strade statali e provinciali, 14 sulle autostrade) provocando 13 morti e 261 feriti. Lo scorso 12 novembre sull’A24 un’autovettura s’è scontrata con un cervo di circa un quintale, trasportato nella corsia d’emergenza prima dell’inevitabile abbattimento.
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