Il governo sta completando la prima stesura del piano straordinario per la gestione della fauna.
Il governo sta ultimando la prima bozza del piano straordinario per la gestione della fauna, quello previsto dal nuovo articolo 19 della legge 157/92, e conta di portarlo rapidamente in Conferenza Stato-Regioni «per la necessaria intesa»; è già iniziato il dialogo con alcuni soggetti «potenzialmente coinvolti nella successiva attuazione».
Lo ha fatto sapere Luigi D’Eramo, sottosegretario leghista all’Agricoltura, rispondendo in commissione all’interrogazione di Stefano Vaccari (Partito Democratico). Il governo è inoltre pronto ad adottare il decreto che consentirà di ricostituire il comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale; sarà «la sede tecnico-scientifica deputata ad affrontare le problematiche connesse alla gestione della fauna e all’esercizio della caccia in generale». Oltre ai rappresentanti degli enti locali e dei ministeri competenti, alle riunioni prenderanno parte anche i tecnici dell’Ispra e alcuni esponenti dell’associazionismo agricolo e venatorio.
Vaccari voleva però sapere anche quali dati il governo abbia a disposizione sull’esecuzione dei piani di controllo nelle diverse regioni; D’Eramo gli ha risposto che «non è previsto alcun report degli enti locali al ministero». Al governo è dunque arrivato l’invito «a farsi promotore della raccolta dei dati»; è l’unica strategia «per cercare di avere una visione d’assieme di ciò che si sta facendo sull’intero territorio nazionale».
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