Il Tar ha respinto il ricorso delle associazioni ambientaliste che chiedevano di sospendere la caccia al coniglio selvatico in Sicilia.
Il provvedimento è conforme al parere dell’Ispra che condivide l’adozione del protocollo di monitoraggio della specie e in linea con i risultati del censimento condotti in tutti gli Atc: la terza sezione del Tar (ordinanza 559/2023) ha dunque deciso di respingere il ricorso di Wwf, Legambiente, Lipu, Enpa, Lndc e Lac e di mantenere aperta la caccia al coniglio selvatico in Sicilia.
Come da calendario s’andrà dunque avanti fino al 25 ottobre a Messina, Trapani e negli Atc Caltanissetta 1, Catania 1 e Palermo 1, e fino all’8 novembre ad Agrigento, Enna, Ragusa e Siracusa e negli Atc Caltanissetta 2, Catania 2 e Palermo 2.
Oltre che al coniglio selvatico, le associazioni ambientaliste contestavano la data d’apertura della caccia anche a tortora, colombaccio e quaglia (17 settembre anziché 1° ottobre); sulla questione il Tar ha deciso di non pronunciarsi, visto che ormai la decisione sarebbe «priva d’utilità».
Al ricorso avevano resistito Associazione liberi cacciatori siciliani, Italcaccia Sicilia e Associazione nazionale cacciatori difese da Alfio Barbagallo, la Federcaccia (avvocati Accursio Gagliano e Accursio Augello) e l’Unaves (avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza); il Tar ha deciso di condannare le associazioni ambientaliste a risarcirle con seicento euro ciascuna (ma le prime tre sono da considerare come un’unica parte).
Non perdere le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.