Il Tar interviene di nuovo sul calendario venatorio dell’Emilia Romagna: anticipata la chiusura della caccia a moretta e moriglione.
È un’annata ai limiti del tragico per il calendario venatorio dell’Emilia Romagna. Dopo l’apertura posticipata e il ritardo della sentenza di merito sulla fine anticipata della stagione, il rapporto tra i cacciatori e la giustizia amministrativa si fa ancora più difficile: con l’ordinanza 20/2024 la seconda sezione del Tar ha infatti deciso di far retrocedere dal 31 al 20 gennaio la chiusura della caccia a moretta e moriglione.
Nel ricorso la Lac contestava l’incostituzionalità dell’articolo di legge che rende possibile «l’approvazione di calendari differenziati su base regionale»; ma per la sua complessità una questione di questo genere non può essere trattata durante un’udienza cautelare.
Anticipata la chiusura della caccia a moretta e moriglione
Nondimeno il Tar ha deciso d’intervenire «confermando le considerazioni già contenute nell’ordinanza cautelare [d’inizio stagione]», visto che disponendo soltanto «la celere fissazione dell’udienza di merito» (celere: i cacciatori emiliani e romagnoli la stanno ancora attenendo) il Consiglio di Stato «non [le ha] toccate».
Pertanto anziché attendere «risponde maggiormente all’interesse pubblico» anticipare la chiusura della caccia a moretta e moriglione alla data suggerita dall’Ispra. Alla Lac la Regione dovrà rifondere anche le spese legali, quantificate in duemila euro.
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