In vista delle elezioni europee (8-9 giugno) la cabina di regia delle associazioni venatorie sottoporrà alle forze politiche italiane un manifesto dettagliato.
È molto probabile che nel corso della prossima legislatura si discuterà di grandi carnivori, di munizioni in piombo (si teme un aumento delle restrizioni anche al di fuori delle zone umide), della politica agricola comune post 2027 e dei key concept per la migratoria: nei prossimi giorni dunque la cabina di regia del mondo venatorio italiano (Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Italcaccia, Anuu migratoristi + Cncn) sottoporrà alle forze politiche che corrono per le elezioni europee 2024 (in Italia si vota sabato 8 e domenica 9 giugno) un manifesto nazionale, nel quale analizzerà l’impatto positivo della caccia su biodiversità, paesaggio, ambiente ed economia, e chiederà «impegni precisi e fatti concreti».
Il manifesto dei cacciatori per le elezioni europee 2024
Sono cinque i principi chiave su cui il manifesto s’articolerà:
- la caccia è uno strumento fondamentale per la gestione ambientale, e il cacciatore uno dei protagonisti della governance del territorio e della tutela della biodiversità;
- la caccia ha un ruolo attivo nella creazione, nella conservazione e nel ripristino di un ambiente naturale vivo ed equilibrato, nella valorizzazione delle aree periferiche e nell’eradicazione delle specie alloctone;
- il mondo venatorio è indispensabile per la creazione della filiera tracciata della carne di selvaggina;
- tra produzione diretta e indotto, il comparto sportivo-venatorio genera circa 7,5 miliardi di euro, circa lo 0,42% del pil (ma secondo la ricerca Nomisma-Federcaccia il dato è più alto), e impiega 80.000 addetti;
- il mondo venatorio può favorire la crescita dell’impresa agricola in un contesto multifunzionale, e favorire l’applicazione della strategia europea e nazionale per la biodiversità.
Considerato che in gran parte i programmi delle forze politiche sono ancora oscuri (l’hanno diffuso ufficialmente soltanto Forza Italia, che di caccia non tratta, e Azione), l’adesione al manifesto può essere utile ai cacciatori per capire a chi destinare le proprie preferenze. Circa l’80% delle norme e dei regolamenti che li interessano arriva infatti da Bruxelles.
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