In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente la Fondazione Una ha diffuso un aggiornamento sullo sviluppo dell’operazione Paladini del territorio, che nel 2024 si sviluppa secondo una nuova formula.
100, 1.300, 1.600: sono tre i numeri che definiscono lo stato attuale dell’operazione Paladini del territorio 2024, trasformata dalla Fondazione Una (la organizza con Federcaccia, Enalcaccia e Arcicaccia, le associazioni socie) in un’iniziativa diffusa, non più circoscritta a una sola settimana.
Cento (anzi, più di cento) sono le iniziative censite al momento, e dunque le sezioni venatorie che hanno aderito; 1.300 le ore donate dai cacciatori alle loro comunità; circa 1.600 le persone al momento coinvolte nelle azioni di difesa dell’ambiente e della biodiversità, dalla manutenzione delle aree verdi e dalla raccolta dei rifiuti fino alla divulgazione di progetti scientifici e alla collaborazione con le scuole.
La Fondazione Una intende infatti amplificare l’impatto del volontariato dei cacciatori, raccogliendo nella piattaforma tutte le azioni compiute a favore della comunità di cui fanno parte e del territorio che abitano.
«Arrivati al terzo anno» nota Maurizio Zipponi «l’operazione Paladini del territorio continua a essere un progetto emblematico della mission della Fondazione Una», di cui è il presidente; «e lo è proprio nella misura in cui ha saputo evolversi per andare incontro alle rinnovate sensibilità del mondo venatorio. Crediamo che la figura del cacciatore rivesta un ruolo chiave a livello sociale; e l’attività dei Paladini non è che la concretizzazione di un desiderio reale e profondo della comunità venatoria: operare per il bene del territorio, dell’ambiente, e delle comunità che lì vivono tutti i giorni».
La terza tranche di iscrizioni è partita all’inizio di giugno; è possibile aderire compilando il modulo nella pagina dedicata sul sito della Fondazione Una.
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