Bisogna saper scegliere i giusti calibri per la caccia al capriolo se si vuole godere appieno di ogni singola emozione.
L’americano 6 mm Remington, gli europei 6XC, 5,6x50R Magnum e 6,5×47 Lapua: i calibri per la caccia al capriolo vanno identificati nella categoria dei non esuberanti, anche non particolarmente diffusi.
I calibri per la caccia al capriolo: 6XC
Norma Precision di Åmotfors presentò la cartuccia 6 XC durante la fiera Iwa di Norimberga nel 2013. Le origini risalgono agli inizi degli anni 2000, quando tiratori bench rest del calibro di David Tubb la utilizzavano (e mettevano a punto) nelle gare di tiro. Alcune ricerche danno lo stesso Tubb quale ideatore e sviluppatore di questa munizione, nata come wildcat. Il bossolo è derivato da quello del .22-250, anche se talora si legge che sia figlio del .250 Savage. Nessuna delle due affermazioni è falsa: il .22-250 proviene appunto dal .250.
Il range di palle può variare dai 75 ai 117 grani, ma tipicamente si utilizzano pesi dai 95 ai 115 grani che offrono prestazioni di velocità ed energia sufficienti a insidiare il capriolo. Se l’offerta commerciale si limita alla sola Norma, la disponibilità di attrezzatura e componentistica per la ricarica è davvero molto ampia.
Tutte e due le soluzioni prodotte da Norma utilizzano una palla da 95 grani ma di modello differente, una con palla Oryx da utilizzare a caccia e l’altra con palla Jaktmatch da utilizzare in poligono senza necessità di variare la taratura dell’ottica. Questa soluzione è tipica dei Paesi nordici.
I calibri per la caccia al capriolo: 6 XC con palla Norma Oryx da 95 grani, coefficiente balistico 0,379
La munizione equipaggiata con palla Oryx ha un coefficiente balistico pari a 0,379. Alla bocca sviluppa una velocità di 900 m/ e un’energia di 2.512 Joule, che diventano 818 m/s e 2.075 Joule a 100 metri, 741 m/s e 1.701 Joule a 200 metri e 668 m/s e 1.382 Joule a 300 metri. Supponendo di tarare l’arma con un GEE a 200 metri, i cali saranno pari a +1,2 centimetri a 50 metri, +3,8 centimetri a 100 metri, +3,5 centimetri a 150 metri e -18,1 centimetri a 300 metri.
I calibri per la caccia al capriolo: 6 XC con palla Norma Jaktmatch da 95 grani, coefficiente balistico 0,351
La soluzione con palla Jaktmatch, che ha un coefficiente balistico di 0,351, alla bocca fa misurare una velocità di 915 m/s e un’energia pari a 2.512 Joule. A 100 metri diventano 812 m/s e 2.043 Joule, a 200 metri 729 m/s e 1.647 Joule; calano a 650 m/s e 1.313 Joule a 300 metri. Anche in questo caso, supponendo di aver tarato l’arma con un GEE a 200 metri, i cali registrati saranno +1,2 centimetri a 50 metri, +3,7 centimetri a 100 metri, +3,4 centimetri a 150 metri e -17,2 centimetri a 300 metri.
La soluzione con palla Jaktmatch non è assolutamente da prendere in considerazione per un uso venatorio, ma esclusivamente in poligono. Alla luce delle prestazioni dichiarate, la munizione equipaggiata con palla Oryx è sicuramente una soluzione idonea alla caccia al capriolo.
I calibri per la caccia al capriolo: 5,6x50R Magnum
Il piccolo 5,6x50R Magnum venne introdotto alla fine degli anni Sessanta dalla storica fabbrica di munizioni DWM, acronimo di Deutsche Waffen und Munitionsfabriken. Fu ideato dal noto progettista Günter Frères. È l’unico caso in cui nacque prima la versione R, ossia per armi basculanti, invece della versione senza collarino per carabina. Nel corso degli anni la munizione ha subito delle modifiche a livello di peso di palla. Inizialmente veniva usata una palla da 50 grani, 3,2 grammi; agli inizi degli anni Ottanta fu introdotta la palla da 55 grani, ossia 3,6 grammi, modello TM. Negli anni Novanta arrivò la palla da 63 grani (ossia 4,1 grammi) sempre nella variante TM.
Poco conosciuto e utilizzato in Italia, nei Paesi mitteleuropei ha invece sempre goduto di un’ottima fama, soprattutto tra i calibri per la caccia al capriolo e anche al camoscio: in Germania addirittura si aggiudicò l’appellativo di “munizione per capriolo in condizioni normali”.
I calibri per la caccia al capriolo: 5,6x50R Magnum con palla Rws Tms da 50 grani, coefficiente balistico 0,186
La prima proposta è prodotta da Rws che utilizza una palla Tms da 50 grani (ossia 3,2 grammi) con un coefficiente balistico di 0,186. Le prestazioni sviluppate sono: 1.015 m/s e 1.669 Joule alla bocca, 924 m/s e 1.383 Joule a 50 metri, 839 m/s e 1.140 Joule a 100 metri, 759 m/s e 933 Joule a 150 metri, 683 m/s e 756 Joule a 200 metri, 613 m/s e 609 Joule a 250 metri e infine 546 m/s e 483 Joule residui a 300 metri.
Tarando l’arma con un GEE a 200 metri i cali sono: +0,9 centimetri a 50 metri, +4,0 a 100 metri, +3,6 a 150 metri, -1,2 a 200 metri, -11,2 a 250 metri e infine -27,8 a 300 metri. Tarando l’arma a 200 iarde, circa 183 m, i cali saranno: +3,6 centimetri a 100 iarde, +3,3 centimetri a 150 iarde, -6,6 centimetri a 250 iarde e -17,0 centimetri a 300 iarde.
I calibri per la caccia al capriolo: 5,6x50R Magnum con palla S&B Sp da 50 grani, coefficiente balistico 0,177
Anche Sellier&Bellot nella sua proposta dota la munizione di una palla da 50 grani (3,2 grammi) con un coefficiente balistico leggermente inferiore rispetto a Rws, ossia 0,177. Analizzando la tabella balistica si rileva che alla bocca la velocità è di 1.030 m/s mentre l’energia è pari a 1.719 Joule. I valori variano così: a 100 metri 844 m/s e 1.154 Joule, a 200 metri 676 m/s e 741 Joule, a 300 metri 529 m/s e 453 Joule. Con un GEE a 188 metri, i cali sono pari a +0,8 centimetri a 50 metri, +3,7 centimetri a 100 metri, -1,6 centimetri a 200 metri e -28,9 centimetri a 300 metri.
Dopo aver analizzato le tabelle dichiarate dai produttori possiamo dire con certezza che il 5,6x50R Magnum è adatto alla caccia al capriolo almeno entro il limite dei 200 metri.
I calibri per la caccia al capriolo: 6 mm Remington
Era il 1955 quando dai laboratori della Remington uscì il 6 mm Remington, derivato dal bossolo del .257 Roberts, a sua volta creato dal famosissimo 7×57 Mauser. Serviva a contrastare l’avanzata del performante .243 Winchester. Inizialmente la munizione fu proposta al pubblico come .244 Remington ma, per motivi tecnici legati anche all’uso di palle non congeniali agli americani, il progetto venne convertito nel 6 mm Remington. Il range di palle utilizzabili varia dai 55 grani (ossia 4 grammi) ai 105 grani (ossia 7 grammi). Sta quindi a pieno titolo tra i calibri per la caccia al capriolo, tesi rafforzata anche in relazione alle prestazioni sviluppate. Sul mercato è possibile reperire senza particolari difficoltà sia munizionamento commerciale sia attrezzatura per la ricarica domestica.
I calibri per la caccia al capriolo: 6 mm Remington con palla Remington Core-Lokt Psp da 100 grani, coefficiente balistico 0,356
Il primo munizionamento commerciale preso in esame è prodotto dalla stessa Remington che utilizza la palla Core-Lokt da 100 grani di propria produzione (coefficiente balistico 0,356). Le prestazioni sviluppate sono di 945 m/s e 2.892 Joule alla bocca, 862 m/s e 2.410 Joule a 100 iarde (circa 91 metri), 748 m/s e 1.993 Joule a 200 iarde e infine 710 m/s e 1.637 Joule a 300 iarde. Con una taratura dell’arma a 200 iarde, i cali saranno di +3,6 centimetri a 100 iarde, +3,3 centimetri a 150 iarde, -6,6 centimetri a 250 iarde e -17,0 centimetri a 300 iarde.
I calibri per la caccia al capriolo: 6 mm Remington – Palla Hornady Sst da 95 grani, coefficiente balistico 0,355
La seconda proposta commerciale è prodotta da Hornady con l’utilizzo della propria palla Sst da 95 grani (coefficiente balistico 0,355). Il minor peso rispetto alla concorrente fa aumentare, seppur non in maniera incisiva, le prestazioni. Alla bocca dell’arma si ottengono infatti una velocità di 986 m/s e un’energia di 2.993 Joule, a 100 iarde 901 m/s e 2.496 Joule, a 200 iarde 820 m/s e 2.072 Joule e a 300 iarde 745 m/s e 1.707 Joule. Sempre con una taratura a 200 iarde, i valori dei cali di traiettoria saranno -3,8 centimetri alla bocca dell’arma, +3,0 centimetri a 100 iarde e -15,5 a 300 iarde.
Ci si trova di fronte a una munizione che ben si adatta a insidiare il capriolo e permette dei tiri anche leggermente più lunghi rispetto alla concorrenza.
I calibri per la caccia al capriolo: 6,5×47 Lapua
Nato nel 2005 dalla collaborazione tra la Nammo, gruppo del quale fa parte Lapua, e l’azienda Svizzera Grunig & Elmiger, produttore di armi per tiro, il 6,5×47 Lapua aveva come obiettivo principale primeggiare nelle competizioni di tiro. Questo calibro è uno dei tanti derivati del .308 Winchester, ottenuto per accorciamento del bossolo e restringimento del colletto. Le ottime prestazioni balistiche, la resistenza ai venti e un rinculo poco severo le fecero conquistare anche l’ambito della caccia. Il range di palle tipico varia dai 103 grani (ossia 6,7 grammi) ai 139 grani (ossia 9 grammi), anche se l’unico caricamento commerciale venatorio utilizza una palla da 140 grani (9,1 grammi).
I calibri per la caccia al capriolo 6,5×47 Lapua con palla Lapua Naturalis da 140 grani, coefficiente balistico 0,201
Il produttore della munizione precedentemente citata è Lapua che la equipaggia con la propria palla lead-free modello Naturalis (coefficiente balistico di 0,201). Velocità ed energia sviluppate sono 807 m/s e 2.963 Joule al vivo di volata, 665 m/s e 2.010 Joule a 100 metri, 544 m/s e 1.349J a 200 metri e infine 450 m/s e 922 J a 300 metri. Azzerando l’ama a 150 metri, i cali saranno pari a +3,9 centimetri a 100 metri, -10,7 a 200 metri e -58,8 centimetri a 300 metri.
Si può affermare che il 6,5×47 Lapua non è un calibro ancora molto diffuso, ma non certamente da scartare per questo motivo. Anzi: se lo si ricarica (l’attrezzatura necessaria è facilmente reperibile sul mercato) con palle idonee, può offrire prestazioni molto interessanti sia a breve sia a media distanza di ingaggio.
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