I cacciatori veneti hanno deciso di destinare all’emergenza sanitaria i fondi regionali stanziati per i loro progetti.
L’emergenza sanitaria richiede di “valorizzare ogni possibile forma di corresponsabilizzazione” collettiva: ecco perché i cacciatori veneti hanno deciso di rinunciare ai fondi regionali che per il 2020 ammontano a 300.000 euro. Invece che ai progetti delle associazioni venatorie, i soldi saranno destinati ad “attività di cura e contrasto del Covid-19”.
Lo si apprende dalla lettera che Sergio Berlato (Confavi), Giuseppe Ederle (Eps), Piergiorgio Fassini (Arcicaccia), Fabio Frigo (Libera Caccia), Alberto Mecchia (Enalcaccia), Giovanni Persona (Anuu Migratoristi) Gianpiero Possamai (Federcaccia) e Stefano Tecchio (Italcaccia) hanno inviato alla giunta regionale. Le associazioni venatorie venete rinnovano poi la propria disponibilità per iniziative di supporto ad azioni istituzionali.
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