La Giornata della biodiversità, che per decisione dell’Onu si celebra ogni 22 maggio, è una festa anche per i cacciatori. Ne è convinto Massimo Buconi, presidente nazionale Federcaccia.
L’impegno attivo dei cacciatori è fondamentale nella gestione del territorio; ecco perché la Giornata della biodiversità, che dal 2000 si celebra ogni 22 maggio per volere dell’Onu, è anche la loro festa. Ne è convinto Massimo Buconi, neopresidente nazionale Federcaccia, che rilancia: «Siamo estremamente fieri [di quello che facciamo], ma anche molto consapevoli che ancora non basta». Attraverso gli Atc, spiega Buconi, i cacciatori sono coinvolti nella gestione del 70% del territorio italiano.
La perdita di habitat e di suolo e le moderne tecniche agricole mettono a rischio la biodiversità; al contrario, la caccia ha un ruolo positivo nella sua tutela. Federcaccia segnala peraltro che al momento i cacciatori stanno gestendo attivamente 300 progetti, soprattutto di ripristino ambientale; il 40% si sviluppa nei siti Rete Natura 2000.
Il parlamento e la commissione che usciranno dalle imminenti elezioni europee avranno davanti una sfida cruciale per la biodiversità: la prossima politica agricola comunitaria rappresenterà infatti lo snodo decisivo per la gestione del territorio e della fauna.