La giunta chiarisce come funzioni la gestione venatoria in Veneto a seconda della fascia di rischio in cui è inserito il territorio.
Niente censimenti, addestramento cani, caccia di selezione: in regime di zona rossa, la gestione venatoria in Veneto dovrà limitarsi all’attuazione dei piani di controllo, senza limiti di spostamento, e alla vigilanza venatoria. Lo fa sapere la giunta con un documento inviato alle Province, alla Città metropolitana di Venezia e alle associazioni interessate.
Il passaggio in zona arancione attiva censimenti, addestramento cani e caccia di selezione con una serie di cautele. Via libera, in orario 5-22:
- ai censimenti e ai monitoraggi nel comune di residenza o, se non fosse possibile, nell’Atc o Comprensorio alpino d’iscrizione;
- all’addestramento cani nelle Zac e Atv del comune di residenza o, se non presenti, nell’area più vicina;
- alla caccia di selezione negli istituti venatori in cui si è iscritti.
In zona gialla, al momento sospesa per effetto degli ultimi due decreti, cadono il coprifuoco e, tranne che per la caccia di selezione possibile solo negli istituti venatori in cui si è iscritti, i vincoli geografici.
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