Il progetto di gestione del lupo torna in commissione: lo ha deciso il consiglio regionale del Veneto.
Per evitare la possibile impugnazione del governo, il consiglio regionale del Veneto rimanda in commissione il progetto di legge sulla gestione del lupo. L’assemblea si è espressa in modo quasi unanime – 30 voti a favore, 3 astenuti – sulla proposta del relatore, il leghista Nicola Finco. Chiedendo il rinvio in commissione, Finco ha spiegato che la proposta di legge «intende essere anche uno stimolo al governo» perché si possa giungere il prima possibile al piano nazionale di gestione del lupo.
Il progetto di legge, protocollato col numero 368 e sottoscritto da quindici consiglieri, prevede che la Regione possa “autorizzare il prelievo, la cattura o l’uccisione” di lupi. Con l’obiettivo di tutelare gli habitat e l’alpicoltura. E a patto che “non esista altra soluzione valida” e che l’intervento di gestione del lupo non pregiudichi lo stato di salute della specie. È chiaro che, se dalla commissione uscirà di nuovo un testo analogo, prima o poi si arriverà allo scontro col governo. Per adesso però la mina è stata disinnescata. E secondo i consiglieri Andrea Zanoni (Partito Democratico), Cristina Guarda (Moretti presidente) e Patrizia Bartelle (Italia in Comune), «il rinvio in commissione è l’anticamera dell’affossamento».