Il governo sta ultimando il decreto con cui intende potenziare la gestione del cinghiale in Italia: la legge 157/92 potrebbe essere modificata in due articoli.
Il prolungamento della stagione della braccata, da tre a cinque mesi l’anno, potrebbe diventare realtà a breve: il governo sta infatti ultimando il decreto con cui intende rendere più efficace la gestione del cinghiale in Italia; l’agenzia Agi ha diffuso la bozza del provvedimento con cui si prevede di consentire la caccia collettiva dal 15 settembre al 15 febbraio.
E non è l’unico possibile intervento sulla legge 157/92, quella che regola la caccia in Italia. Il governo sta infatti valutando se intervenire anche sull’articolo 19 aggiungendo la previsione esplicita che oltre che nelle zone vietate alla caccia le operazioni di controllo faunistico possano svolgersi anche in contesti urbani; si sta inoltre valutando se modificare (finalmente!) anche l’elenco del personale autorizzato inserendoci esplicitamente anche “operatori abilitati dalle Regioni”.
Lo schema di decreto è ancora allo studio del governo che sta tentando di mediare tra le diverse sensibilità dei partiti di maggioranza; e sul prolungamento della stagione della braccata, considerato fondamentale per intervenire incisivamente, sono già arrivate le cautele della Federcaccia e le critiche feroci degli animalisti.
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