Non è arrivata alcuna proroga alla raccolta di firme per il referendum contro la caccia.
Nessuna proroga: al momento la scadenza per consegnare le firme per il referendum contro la caccia resta quella prevista dalla legge 352/70, meglio precisata dall’ordinanza emessa dell’Ufficio centrale della Cassazione nel novembre 2021, ossia «tre mesi dalla prima vidimazione dei fogli utilizzati per la sottoscrizione»; è chiarissima la nota firmata dall’avvocato Antonello Meuti, dello studio legale Ippoliti e associati, che l’Arcicaccia ha incaricato di seguire l’iter.
Da qualche giorno sui siti istituzionali di alcuni comuni italiani si fa riferimento a una presunta proroga; l’Arcicaccia ha dunque deciso d’approfondire la questione direttamente alla fonte, per evitare «confusione tra i cittadini e inutili allarmismi [tra i cacciatori]».
La risposta è stata chiara: al momento non è arrivata alcuna proroga formale; e dunque qualsiasi informazione diversa che arrivi dai singoli comuni o dalle sigle promotrici «è da ritenersi assolutamente errata e priva di fondamento».
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