Michele Sorrenti, coordinatore dell’Ufficio studi e ricerche della Federcaccia, commenta la migrazione dei tordi bottacci monitorati col trasmettitore satellitare.
Per Michele Sorrenti, coordinatore dell’Ufficio studi e ricerche della Federcaccia, i dati che stanno inviando i tordi bottacci equipaggiati di trasmettitore satellitare confermano l’assenza di migrazione nel mese di gennaio (dopo l’ultimo aggiornamento, il documento Key concepts ne fissa l’inizio alla seconda decade); su questa base, in previsione dei prossimi calendari venatori, la Federcaccia proporrà alle Regioni di mantenere il 31 gennaio come data di chiusura della caccia.
A dir la verità le informazioni non sono tantissime: nel video pubblicato sul sito ufficiale della Federcaccia Sorrenti definisce i risultati «leggermente inferiori alle aspettative»: a causa delle perturbazioni frequenti, non tutti i tredici tordi monitorati (sette partiti dalle Marche, sei dalla Sardegna) stanno trasmettendo la propria posizione.
Qualcosa comunque si sa: tre tordi inanellati nelle Marche hanno iniziato a migrare tra fine marzo e inizio aprile; oggi si trovano in Polonia, in Ucraina e in prossimità del mar Adriatico, direzione nord-ovest.
Si hanno invece notizie, peraltro frammentarie, solo di due tordi partiti dalla Sardegna: tra la fine di gennaio e la prima metà di febbraio entrambi si sono mossi verso la Toscana; poi d’uno non s’è saputo più niente; l’altro è in Ungheria.
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